Le vacanze estive pongono i compagni umani dei gatti davanti all’annoso dilemma di portare il gatto con se oppure affidare i felini ad un o una cat sitter che si occupi di loro. In genere, si chiede di riempire le ciotole di acqua e cibo, di pulire le lettiere e di intrattenere un po’ i gatti in modo che facciano un minimo di attività fisica in attesa che la famiglia sia ricongiunga.
Tendenzialmente, si preferisce affidarsi a parenti o amici ai quali vengono lasciate le chiavi e le raccomandazioni del caso. Questa è sempre, a mio avviso, la soluzione più auspicabile, perché i gatti hanno la possibilità di interagire con delle persone con cui hanno già una certa familiarità, il che le rende rassicuranti malgrado l’assenza del proprietario.
Come scegliere un buon Cat Sitter
A volte, tuttavia, è necessario rivolgersi ad un cat sitter, generalmente un estraneo/a che, dietro compenso, sia disponibile a visitare i gatti a domicilio una o più volte al giorno per occuparsi del loro benessere. Ma quali sono le caratteristiche da ricercare in un/una buon/a cat sitter o quali sono i segnali da tenere d’occhio per capire se la persona che abbiamo di fronte potrebbe essere idonea a prendersi cura del nostro amico felino in nostra assenza? Ecco i 10 consigli per scegliere un buon cat sitter.
Se il micio teme gli estranei, significa che la scelta del cat sitter è fuori discussione?