Sembrano incontentabili, ma in realtà rendere felice i gatti non è poi così difficile. Ecco le sette cose che preferiscono. Il gatto ha un modo di pensare e vivere tutto suo, e spesso ciò che si fa per cercare di accontentarlo non sortisce il risultato sperato: tu credi di renderlo felice proponendogli novità e lui le ignora. Magari gli compri un bellissimo tiragraffi nuovo e lui preferisce stare in una scatola (magari proprio quella del tiragraffi!). Per non sbagliare, ecco le cose che il tuo gatto davvero apprezza.
Anche il più educato dei gatti d’appartamento ha un irrefrenabile istinto: grattare e graffiare mobili e oggetti (meritevoli) fino a che le unghie non sono limate a dovere e l’oggetto del suo trattamento distrutto. Poi, probabilmente, smetterà. Quando il gatto gratta tutto, ha un’espressione soddisfatta e godereccia: glielo si può leggere negli occhi. E a lui non importa il valore del tuo mobile in bambù o del tuo tappeto in soggiorno. La sfida consiste nel trovare per lui qualcosa che lo stimoli di più dei tuoi mobili.
Quando non gioca, mangia o fa i pisolini, il gatto dorme o sonnecchia. E quando non sonnecchia, si riposa tenendo gli occhi semichiusi. Il gatto ama dormire e di certo non ne fa un segreto: si raggomitola per stare al caldo, si allunga e stiracchia beatamente, a pancia in giù, in su, lasciando le zampe all’aria o con la testa a penzoloni, in equilibrio su caloriferi e ringhiere.
I felini amano la solitudine e l’indipendenza. Vogliono prendersi il tempo necessario per leccarsi e prendersi cura del mantello senza distrazioni. Pretendono di avere il controllo totale del territorio e non amano essere disturbati quando riposano. In sostanza, bastano a loro stessi. Quasi sempre…
Il gatto, che spesso preferisce non avere altri esseri intorno (umani e non) che potrebbero rubargli pappa o posti per dormire, in realtà odia stare da solo. È una contraddizione solo apparente: che soddisfazione c’è nell’ottenere indipendenza e nessuno a cui sfoggiarla? Meglio una soluzione di compromesso: un po’ da soli, un po’ in compagnia.
Qualunque ora è buona per un po’ di pappa. Per un buon pranzetto si può rinunciare a tutto, anche al pisolino. O a giocare, pulirsi e farsi le unghie. Non è comunque detto che una golosa pappa fresca venga pienamente apprezzata: magari la annusa con sdegno, poi se ne va senza neanche averla assaggiata.
Per un gatto se non si mangia allora si gioca, oppure si dorme. Il gioco per il gatto è un’esigenza primaria, dato che deve sfogare i suoi istinti di cacciatore. Quindi ha bisogno costantemente di esercizio fisico: saltella, si inarca, si gonfia, fa agguati, si lancia, scivola e si riprende. Lui si sente il re della foresta, anche se il più delle volte fa ridere… Ma non fategli capire quanto sia buffo! Lui vuole essere preso sul serio.
Uno dei vizi di qualunque gatto è quello di marcare il territorio. Una certa zona del salotto è sua e quell’altra anche, come pure il tuo letto e la camera degli ospiti. Insomma qualunque posto della casa deve essere esplorato, conosciuto e marchiato. Strofinamenti e graffiate servono proprio a questo scopo. E se si strofina su di voi? Semplice: anche voi siete una sua proprietà!
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