Come sopravvivere al proprio gatto

Quale proprietario di gatto non ha dovuto fare i conti con graffiature, distruzioni, eliminazioni inappropriate e vocalizzi eccessivi? Tali comportamenti spesso interpretati come “dispetti” devono essere letti piuttosto come un messaggio che può comunicare:

  • a) un’attività esplorativa o ludica;
  • b) un disagio per il mancato soddisfacimento dei fabbisogni etologici;
  • c) l’esistenza di una malattia del comportamento;
  • d) la presenza di una patologia organica.

La visita clinica e/o la valutazione comportamentale compiuta da un veterinario esperto, permettono di comprendere il significato del messaggio emesso dal gatto.

Un’attività esplorativa o ludica…

Un gattino, soprattutto in giovane età, ha bisogno di “mappare” l’ambiente in cui vive e di esplorare gli oggetti in cui si imbatte. Durante queste attività, il piccolo può far cadere accidentalmente soprammobili e simili. In altri casi desidera raccogliere maggiori dettagli sugli oggetti: li tocca con i baffi e le zampe, li esamina con la bocca.

E per completare l’esplorazione, il felino, spesso, li spinge fino a farli cadere! Da adulto, il gatto riuscirà a raggiungere i mobili più alti e anche i ninnoli qui riposti non saranno al sicuro! Per evitare queste distruzioni, possiamo mettere a disposizione del piccolo giochi di forme e materiali differenti (plastica, cotone, lino, moquette e così via).

Alcuni di questi possono essere fissi, altri fissi con parti mobili e altri ancora dotati di rotelle per consentire al gatto diverse esperienze. Il gatto, fin dalla giovane età, osserva i nostri comportamenti e spesso ci imita. La pulizia dei ninnoli, lo spostamento di oggetti e così via può in alcuni felini rappresentare un incentivo in questo senso!

E spesso ciò si verifica proprio con gli oggetti a noi più cari, quelli a cui siamo più attenti e che manipoliamo più spesso. È bene ricordare che sgridare il gatto o punirlo mentre sta esplorando un oggetto, o alla presenza di distruzioni, senza fornire un’attività alternativa, può favorire la nascita nell’animale di un disagio che si manifesta con l’aumento dei danni.

Se i fabbisogni etologici sono frustrati

Per raggiungere un legame equilibrato e appagante con il piccolo felino, non solo è necessario disporre correttamente le risorse (cibo e acqua, cassette igieniche, luoghi di riposo, graffiatoi) ma anche arredare l’abitazione a “misura di gatto”.

  • La cassetta igienica

Minzioni e defecazioni sui tappeti o sul pavimento possono essere emesse poiché la posizione, le dimensioni e la forma della cassetta igienica non sono corrette, oppure la lettiera non è gradita al gatto.

La cassetta, collocata lontano dai luoghi rumorosi della casa, dalle ciotole del cibo e dell’acqua, deve contenere sabbia semi-agglomerante, priva di deodoranti o sostanze irritanti.

La lettiera va pulita due volte al giorno e rinnovata totalmente una volta ogni 7-15 giorni. È bene predisporre una cassetta in più rispetto al numero dei gatti presenti.

  • I tiragraffi

Le graffiature svolgono prevalentemente una funzione di comunicazione attraverso la combinazione di segnali visivi (i graffi) e olfattivi (i feromoni) rivolti ai propri simili per indicare la presenza di un occupante abituale.

Per preservare l’arredamento, è bene disporre adeguati substrati verticali o orizzontali nei pressi dei luoghi “strategici” (luogo di riposo e zone di passaggio).

  • L’arricchimento ambientale

Le distruzioni di oggetti possono essere legate all’assenza di un arricchimento ambientale“studiato” per il gatto. Anche i vocalizzi eccessivi, soprattutto notturni, possono testimoniare il disagio del gatto legato all’assenza di attività durante il giorno.

Questo sintomo si manifesta nella maggior parte dei casi intorno all’anno di età. Oggi sono disponibili elementi d’arredo che ben s’integrano con l’arredamento presente nell’ambiente domestico.

  • I giocattoli

È bene creare la “stanza dei giochi” arredandola con numerosi giocattoli (topolini, palline, tappi e così via), oggetti (ricoperti da piume) appesi alle maniglie delle porte, una scala per uso domestico aperta, scatole di cartone, sacchetti di carta e così via.

Per tenere viva la curiosità del gatto, è possibile lasciare a disposizione solo alcuni giochi alla volta e ripresentarli dopo qualche settimana a rotazione.

Una malattia del comportamento

  • La gestione deficitaria delle emozioni

Un gatto con una scarsa capacità di gestire le proprie emozioni può mettere in atto distruzionipoiché si “agita” in modo eccessivo durante un gioco e “sbaglia mira” compiendo balzi e agguati.Durante l’intensa attività ludica il felino in giovane età può emettere minzioni emozionali dove si trova. Inoltre può danneggiare gli oggetti con la bocca e le unghie e provocare ferite agli esseri umani.

  • Le fobie

Il gatto che mostra fobie nei confronti dei rumori o delle persone può rimanere nascosto la maggior parte del tempo ed eliminare urina e feci dove si trova, non potendo raggiungere la cassetta igienica.

Inoltre, l’intensa paura provoca delle veloci corse e fughe per raggiungere un luogo considerato sicuro, che possono provocare la distruzione degli oggetti incontrati lungo il tragitto. Questi gatti, inoltre, possono emettere vocalizzi legati al disagio secondario alla presenza d’intense emozioni negative.

  • Il disagio da convivenza

La convivenza tra due o più gatti porta, in molti casi, alla comparsa di minacce e zuffe con vocalizzi che possono essere intensi e accompagnare le aggressioni. Uno dei felini può presidiare l’accesso alle cassette igieniche così da costringere l’altro a eliminare in un luogo inappropriato.

Il disagio legato alla coabitazione può essere così intenso da favorire l’aumento delle graffiature(deposte un po’ ovunque nell’abitazione) e la comparsa delle marcature urinarie.

  • I disturbi del gatto anziano

Quando il piccolo felino diventa anziano, può manifestare i sintomi legati alla degenerazione cognitiva. L’animale si “dimentica” di utilizzare la cassetta igienica e, nella maggior parte dei casi, si sveglia la notte (ogni due ore circa) vocalizzando mentre vaga di stanza in stanza. Neppure le coccole e le rassicurazioni del proprietario riescono a dare pace al “vecchietto”.

I consigli del veterinario

  1. Quando il gatto è malato, nella maggior parte dei casi, cambia le proprie abitudini quotidiane.
  2. La presenza di un danno articolare può essere alla base del mancato utilizzo della cassetta igienica poiché il gatto non è più in grado di scavalcarne il bordo o spingere lo sportellino.dispetti_felini
  3. Il gatto può vocalizzare in modo eccessivo per mostrare il disagio legato al dolore oppure se è affetto da sordità. L’animale ipoudente, infatti, utilizza il miagolio per chiamare i membri della famiglia soprattutto la notte quando si sveglia e si ritrova solo.