Come educare un gatto
“Un gatto arriva sempre quando lo si chiama, a meno che non abbia qualcosa di meglio da fare.” Bill Adler
Questo famoso aforisma di Bill Adler riassume una verità che non ha bisogno di ulteriori commenti: il rapporto con un gatto può essere straordinario soprattutto per via della sua indipendenza e della sua riluttanza all’educazione e all’addomesticamento, che lo rendono unico nella sua specie e differente dagli altri animali domestici.
Come educare un gatto?
Fatta questa premessa, la domanda potrebbe essere scomoda e non ricevere le risposte che state cercando: educare un gattopotrebbe essere davvero difficile e potreste non riuscirci mai, perché sarà lui (e non voi!) a decidere se, come e quando ricevere la vostra educazione. La sua riluttanza alle regole e la sua propensione all’indipendenza sono le caratteristiche che rendono unico e speciale il gatto: tuttavia, non bisogna mai pensare che se non riusciamo ad addomesticarlo o ad addestrarlo sia per via di una mancanza di intelligenza, perché i gatti sono tra gli animali più intelligenti in assoluto.
Educare un gatto può essere facile o difficile, e non lo saprete finché non ci proverete: il vostro amico a quattro zampe ha la particolarità di essere unico e così diverso da tutti gli altri, che scrivere un articolo generico per insegnarvi ad educare il vostro felino potrebbe essere inutile.
Tuttavia, possiamo aiutarvi a fare tesoro di alcune regole fondamentali, che vi saranno sicuramente di aiuto quando proverete ad educare il vostro micio.
- Il padrone è lui. Voi potete solo assecondare la sua volontà, ma sarà lui a decidere cosa imparare e sarà lui a stabilire quando farlo: pertanto, se sta amabilmente dormendo, disturbarlo sarà davvero inutile!
- Il rimprovero non aiuta, anzi, è solo controproducente. Se state cercando di insegnare al vostro compagno felino a non farsi le unghie sui vostri amati divani, non rimproveratelo, non urlate: potreste ottenere solo l’effetto contrario!
- Siate abitudinari. Cercate di proporre le attività di addestramento sempre allo stesso modo, con lo stesso tono di voce ed allo stesso orario. Seguire la linea dell’abitudine può essere molto utile.
- Non arrabbiatevi se non riuscite al primo tentativo, ma coinvolgete il gatto in maniera attiva e positiva: mostrarsi arrabbiati non aiuterà affatto.
- Premiate il vostro amico a quattro zampe ogni volta che fa un’azione positiva spontaneamente. Se utilizza la lettiera per la prima volta, se gratta il tiragraffi anziché il divano, ricopritelo di attenzioni e dategli il suo snack preferito. I gatti apprezzano molto di più il rinforzo positivo che i rimproveri. Provare per credere!