Simpatie feline.


Sebbene non sempre sia facile spiegare le simpatie e le antipatie dei gatti senza ricorrere alla faziosità, dei tanti difetti di carattere che i malevoli rimproverano loro, quello di essere prevenuti verso alcuni tipi di persone è del tutto immeritato.

Prendiamo il caso più comune: i favoritismi verso i membri della famiglia d’adozione. È noto che fra uomini e donne preferiscono queste ultime, però non si tratta di una preferenza preconcetta. Al primo approccio con un essere umano il gatto non mostra differenze di comportamento in rapporto al sesso della persona, all’età o a quant’altro. Le cose cambiano solo quando la relazione diventa stabile perché, da opportunista consumato, matura preferenze personali in rapporto al comportamento dell’interlocutore.

In sostanza, concede i suoi favori secondo il tipo di comunicazione che bambini e adulti, donne e uomini, instaurano con lui. Questo significa che sono le persone ad essere prevenute? In un certo senso sì: uomini, donne e bambini in genere si rapportano al gatto in modo diverso. Ma se le discriminazioni sono da imputare più alla natura umana più a quella felina, da che cosa dipendono allora?

Le donne adulte sono adorate perché tendono a rapportarsi allo stesso livello del gatto: si sdraiano o si accucciano per giocare e parlare al gatto, il quale non è costretto, come con gli uomini, ad attendere il momento in cui il partner è disponibile.

Già trent’anni prima della scoperta di questi segnali scatenanti R. Kipling, nelle Storie proprio così, immagina che il patto fra la Donna delle caverne e il Gatto si sia basato su un dono, sia pure a certe condizioni (una ciotola di latte e un angolino vicino al fuoco, purché fosse gentile con i Bambini, “almeno finché non gli tiravano troppo la coda”) mentre quello con l’Uomo sulla minaccia di una punizione (“Se tu non prenderai i topi quando sei nella Caverna, io ti tirerò dietro queste cinque cose”).

Spesso i bambini sono mal sopportati perché il loro approccio punta a un contatto immediato, senza dare al gatto il tempo di studiare la situazione, in contrasto con l’istintiva prudenza del gatto. Tuttavia un bambino ben educato può instaurare un ottimo rapporto con il gatto.

Qual’è il vostro parere.