Gatti disabili discriminati.

La storia di Pablo:

Pablo ha 3 mesi, ha avuto una malattia neurologica da piccolo che ha portato la paralisi degli arti posteriori, per questo delle “brave” persone lo hanno mollato in un ambulatorio veterinario e non si sono fatte più vive.Era da più di un mese che si trovava in una piccolissima gabbietta dove non aveva possibilità di avere una vita. Tutti dicevano “poverino” ma nessuno lo prendeva con sé e così sarebbe stato soppresso, una mattina sono andata con uno della banda dei miei nove a-mici e ci siamo innammorati del suo musetto, lo abbiamo preso e portato a casa. Prima di inserirlo con tutti i miei animali l’ho sitemato nel bagno per fare l’adattamento graduale. Pablo è un gatto bellissimo e NORMALE, corre, gioca, mangia, usa la lettiera, si arrampica usando le sue zampette davanti, penso che un gatto non abbia bisogno d’altro, inoltre cercheremo di fargli recuperare perlomeno una delle due zampette paralizzate con la fisioterapia, che sperare di più? Perché tutti aevano pietà di lui senza muovere un dito per migliorare la sua situazione? Era così difficile? Penso che l’handicap stia negli occhi di chi guarda perché per Pablo non credo faccia molta differenza correre usando le zampe anteriori o correre con tutte e quattro, lui è felice lo stesso, e lo dimostra facendo le fusa continuamente, giocando come un matto con le mie mani e facendo marachelle come tutti i cuccioli. Ah il mio tesorino guardatelo e ditemi che questo non è un gatto normale!