Gatti: i 7 errori da evitare per farli vivere a lungo sani e felici
C’è chi pensa che un gatto sia un animale meno esigente, almeno in confronto ai “cugini” cani. Se questo può essere vero almeno in parte (soprattutto per quanto riguarda le passeggiate), però, non significa che questo animale vada trattato con noncuranza. Anzi, a dire il vero, se si vuole far vivere il proprio micio in modo sano e a lungo, ci sono errori che andrebbero evitati. Eccone 7.
Uno: è assolutamente vietato dare da mangiare al proprio gatto gli avanzi di casa. L’alimentazione domestica non è l’ideale, senza contare che ci sono alcuni cibi della nostra tavola che vanno eliminati assolutamente.
Due: per crescere (e rimanere) sani ed equilibrati, i gatti hanno bisogno di giocare molto da soli o in compagnia, ma i loro giocattoli da utilizzare devono essere sicuri e a “prova di felino”, ovvero non devono avere piccole parti rimovibili che potrebbero essere essere tolte, masticate o ingerite.
Tre: il micio è un animale molto pulito e dal suo proprietario “pretende” la stessa igiene. Per questo è un errore non cambiargli spesso la lettiera: se il peloso la trova sporca va a fare i suoi bisogni altrove.
Quattro: un gatto domestico di per sé tende a ingrassare, tanto che secondo le statistiche circa il 40 per cento dei gatti domestici è obeso. È un problema che non va sottovalutato perché potrebbe provocare delle patologie più serie.
Cinque: l’acqua è molto importante per la salute dei gatti, ma questi animali non amano berla da ciotole o scodelle, preferiscono l’acqua fresca direttamente dal rubinetto.
Sei: lo abbiamo detto subito, i gatti non sono come i cani, ma anche loro amano molto i loro proprietari. Quello che non amano sono gli ordini e, soprattutto, mal sopportano chi cerca di sconvolgere le loro inclinazioni.
Sette: se tenete al vostro gatto e al rapporto che avete con lui, infine, è meglio non alzare mai il tono della voce, anche quando combina un guaio. Oltre a infastidirlo e procurargli frustrazione lo si invoglia solamente a ripetere lo stesso sbaglio.