Il Natale del Gatto Romeo e del suo amico topino

Fiabe per i bambini e non
Il gatto Romeo e il suo amico topino stavano passeggiando per le strade della città. “Come mai c’è tanta gente in giro?”, chiese il topino.” E’ il Natale che si avvicina e tutti stanno acquistando regali e cose buone per le feste. E tu topino con chi festeggi?” “Io non ho nessuno con cui festeggiare. I miei amici topini non vengono più tanto volentieri a trovarmi da quando sanno che frequento un gatto.” “Perché non festeggiamo noi due?!?”, disse il gatto Romeo. Il topino fu entusiasta dell’idea, ma il problema era dove e come festeggiare. Alla fine il gatto Romeo pensò che nella casa dove ora viveva, le due bimbe e la loro famiglia avrebbero fatto una festicciola la sera della vigilia di Natale, ma poi sarebbero andati tutti a dormire. Romeo e il topino s’introdussero nella casa. L’albero di Natale era acceso in tutto il suo splendore e molti regali erano già sotto l’albero. Subito fecero un brindisi, bevendo un po’ di spumante avanzato nei bicchieri. “Pizzica”, disse il topino, “fa le bollicine sul naso.” “E’ vero”, confermò Romeo, “è proprio strano.” Presero poi un pasticcino tra quelli avanzati sul vassoio e se lo sgranocchiarono con gusto. Infine si erano portati l’un l’altro un regalo. Nel pacchettino per il topino c’era un pezzo di formaggio. Romeo aprì il suo regalo e ci trovò… una cavalletta!!! “Non sapevo cosa regalarti”, disse il topino, “ma spero che ti piaccia. Puoi giocare a corrergli dietro per tenerti in allenamento. E’ una cavalletta velocissima. Mi ci sono volute ore per prenderla.” Il gatto Romeo ringraziò anche se dentro di sé pensava: “Certo che questi topi sono proprio strani!”. Il topino non aveva mai visto le palline dell’albero di Natale e chiese a Romeo di fargliele vedere da vicino. Romeo ne tirò qualcuna giù dall’albero perché il topino le potesse vedere bene. Il topo si divertiva un mondo a guardare la sua immagine riflessa nelle palline. Si guardava e rideva come un matto. Poi disse a Romeo: “Prova tu a guardarti, guarda che buffo.” Avevano trovato un gioco proprio divertente. Mentre gli amici si divertivano, successe una cosa veramente inaspettata. Videro una luce intensa che si stava formando verso la finestra del balcone. “Che cosa sta succedendo?”, chiese il topino. “Non lo so”, rispose Romeo continuando a guardare quella luce. Quando la luce svanì, apparve un uomo vestito di rosso, con una folta barba bianca. Era Babbo Natale che stava venendo nella casa a portare i doni alle due bimbe. Quando si accorse della presenza dei due animaletti disse: “Mah, mi avevano assicurato che dormivano tutti qui. E invece guarda chi c’è qua: un gatto e un topino. Cosa ci fate qui?” “Stavamo festeggiando il Natale”, risposero. “Oh, bravi, bravi. E’ bello vedere un gatto e un topo amici che festeggiano insieme, sapete cosa faccio? Lascio due regali anche per voi. Ditemi un pò: cosa vi piacerebbe avere?” Il gatto Romeo ci pensò un pochino e disse: “Mi piacerebbe una nuova cesta per dormire.” E il topino: “A me piacerebbe uno scaldino da mettere nella mia tana, dentro cui dormire quando fa freddo.” Babbo Natale estrasse dal sacco due bellissimi pacchi e glieli porse. Aprirono i loro pacchi. Il gatto Romeo trovò una bellissima cesta e ci entrò subito dentro per provarla. Il topino invece ci trovò un cappello da Babbo Natale che sembrava fatto proprio per lui. S’infilò dentro e disse: “Oh, che calduccio. Grazie Babbo Natale!”Il caro vecchietto intanto aveva finito di deporre i pacchi. “Volete venire a fare un giro sulla mia slitta magica?”, chiese Babbo Natale.
“Sì, sì, che bella sorpresa!”, urlò di gioia Romeo. “La mia slitta è qui fuori della finestra, presto, salite.” Quella sera il gatto Romeo e il topino andarono con Babbo Natale a portare i regali a molti bimbi e si divertirono moltissimo. E dall’alto della slitta volante augurarono a tutto il mondo, il loro Buon Natale.