Ci illudiamo di sceglierli. Ma sono loro che scelgono noi. La storia di Napoleone


napoleone-300x225Andai al gattile di Mamma Rosa dopo aver concordato telefonicamente l’adozione di un micino tigrato di appena un mese. Mentre aspettavo che mi portassero il gattino, entrai nella gabbia dei gatti in attesa di adozione, lascıando aperto il mio trasportino. Tra questi vidi subito un bellissimo cucciolo di similcertosino che mi piacque molto. Tentai ripetutamente di prenderlo in braccio, ma il micino, troppo spaventato non si lasciava avvicinare. Nel frattempo un grosso gattone grigio si trascinava sulla scaffalatura della gabbia, cercando di attirare la mia attenzione. Era veramente messo male. Completamente depilato da meta’ schiena in giu’, senza piu’ la coda, con la punta dell’orecchio destro mancante, si trascinava suelle zampe anteriori. Mamma Rosa arrivo’ con il micino tigrato tra le braccia. Era stupendo, piccolo e tutto da coccolare. Chiesi del gattone. Mamma Rosa disse che il gattone depilato era stato abbandonato per strada dove a causa della sua totale inesperienza era stato sbranato da un cane. I veterinari gli avevano riattaccato la zampa ma non avevano potuto fare nulla per la coda. Napoleone l’avevano chiamato.
Mi girai per prendere il gattino ma Napoleone si era riuscito a infilare nel mio trasportino e mi guardava con quei suo meravigliosi occhioni azzurri un po’ strabici come per dire: ‘Allora andiamo a casa?’.
E’ stato quasi cinque anni é con me fino a che le complicazioni dovute all’incidente di quando era stato abbandonato dalla sua sciaguratissima prima famiglia, non me lo hanno portato via trascinandosi via anche un piccolo pezzetto del mio cuore che non tornera’ mai piu’. Napoleone é stato il gatto piu’ buono e coraggioso del mondo, la mia piccola tigre siberiana. Mi manca tanto.

Federica