Brasile. Orrore sull’Isola dei Gatti: la pandemia li lascia senza cibo. Ecco come li stanno salvando

Foto di Patricio Valdés da Pexels

Tutti in Brasile la conoscevano come la pittoresca Isola dei Gatti, un fazzoletto di terra disabitato a largo di Rio brulicante di felini randagi diventata anche attrazione turistica, ma quando alcuni pescatori hanno assistito alla scena di gatti che si cibavano delle carcasse di propri simili, è stato subito chiaro a tutti che la pandemia di coronavirus stava producendo un’altra, inaspettata e raccapricciante conseguenza.

L’isola di Furtada, ribattezzata Isola dei Gatti, si trova a 20 minuti in motoscafo dalla città di Mangaratiba, a ovest di Rio de Janeiro. Nel corso degli anni i pescatori della zona hanno preso l’abitudine di gettare le frattaglie e il pescato in eccesso sulle sue rive. Altre anime gentili hanno cominciato a lasciarci ciotole d’acqua e cibo per gatti acquistato in negozio. Questa generosità ha aiutato gli unici abitanti dell’isola a sopravvivere, in particolare i gatti domestici abbandonati che non hanno le capacità di adattamento dei loro cugini selvatici che si arrampicano sugli alberi per saccheggiare i nidi degli uccelli. Poi però è arrivata la pandemia, con le persone in isolamento o in quarantena, il turismo a Mangaratiba che ha iniziato a languire e le restrizioni sugli esercizi commerciali che ha portato alla chiusura dei ristoranti sulla spiaggia. Il risultato è stato un netto calo del traffico di barche e, come tale, poco cibo o acqua lasciato sull’Isola dei Gatti. La gente del posto non si è resa conto dell’orrore che si stava consumando …. Continua a leggere su rainews

Amelia Oliveira, una veterinaria volontaria brasiliana. La sua organizzazione, Veterinarians on the Road, ne ha già salvati 380.

Prima della pandemia