Animali domestici, non ti lascerò solo: grazie al lascito solidale qualcuno si occuperà di te quando non ci sarò più
Cosa faranno dopo di me? E, soprattutto, chi si prenderà cura di loro? L’affetto per gli animali con cui condividiamo la vita molto spesso non ha confini e come accade di frequente anche nei confronti delle persone, la preoccupazione per la loro sorte dopo la nostra morte può essere molto forte.
Il 13 settembre è la Giornata Internazionale del Lascito solidale e LAV Lega Italiana Anti Vivisezione ne approfitta per organizzare una settimana interamente dedicata al tema del testamento in favore degli animali. Durante la Settimana dei Lasciti LAV, dal 13 al 18 settembre, sarà possibile entrare in contatto con l’associazione e con alcuni notai, attraverso incontri online, consulenze gratuite in tutta Italia, partecipando a webinar gratuiti e dirette Facebook, o prendendo parte all’evento conclusivo a Roma Un lascito per gli animali. Come e perché compiere questa scelta così preziosa.
Cosa dice la legge italiana
In Italia non è permesso fare testamento in favore del cane o del gatto (e di nessun altro animale) perché la legge non attribuisce loro la capacità giuridica, requisito indispensabile per essere titolare di diritti e doveri. Questo è il motivo per cui qualsiasi disposizione testamentaria in favore di animali è da considerarsi nulla e, quindi, priva di efficacia. Per evitare che il testamento a favore di uno dei nostri amati animali sia nullo e quindi impugnabile dagli eredi diretti, si può ovviare per una delle soluzioni possibili. In particolare fare testamento nei confronti di un’associazione animalista a cui far ereditare i proventi destinati al cane o al gatto, oppure nominare un erede o un legato con la condizione che costui o costei dovranno prendersi cura dell’animale e garantirgli un certo tenore di vita.