Senzatetto vive in un furgone con 47 gatti. L’Animal Humane Society: «Ora sono al sicuro»
La storia è stata raccontata dagli stessi agenti e anche da Animal Human Society, i cui operatori sono intervenuti in supporto per soccorrere i gatti. Stando a quanto ricostruito l’uomo, rimasto senza casa e impossibilitato a trovarne un’altra, si era trasferito nel furgone portando con sé i gatti, una situazione che ha inevitabilmente attirato l’attenzione di alcuni residenti della zona. È quindi scattata la segnalazione alle forze dell’ordine: al loro arrivo gli agenti hanno preso atto della situazione e hanno chiamato un’ambulanza e gli operatori di Ahs, che hanno preso in consegna i gatti trasferendoli nella loro sede per le cure necessarie. Le visite hanno evidenziato che si tratta di animali che hanno da meno di uno a 12 anni, tutti inaspettatamente in discrete condizioni di salute nonostante la disidratazione e il fortissimo stress.
I gatti sono stati visitati, reidratati, medicati e rifocillati, e alcuni sono stati affidati a veterinari comportamentalisti per procedere con un percorso di riabilitazione che possa condurli a un’adozione: «Ci vorranno giorni, se non settimane, per fornire le cure costanti di cui ognuno di loro ha bisogno», hanno spiegato da Animal Human Society, che ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese raccogliendo già oltre 12mila dollari: «Oggi la vita di 47 animali è cambiata radicalmente: stanno finalmente sperimentando cosa significa avere il proprio spazio in cui dormire, mangiare e giocare – ha sottolineato l’associazione – È solo l’inizio della loro seconda possibilità, una seconda possibilità che possiamo permetterci grazie all’aiuto di chi ha donato e a quello di un anonimo benefattore che ha promesso di raddoppiare ogni singolo dollaro donato sino a raggiungere i 25.000 dollari necessari».
Anche il loro umano ha ricevuto assistenza, è stato visitato dai paramedici intervenuti sul posto, reidratato e nutrito. Una vicenda che riporta l’attenzione sull’accumulo compulsivo di gatti, il cosiddetto “cat hoarding”, un disturbo che spesso matura in contesti di degrado e si accompagni a problemi di natura psicologica. Si tratta infatti di un disturbo ossessivo compulsivo che ha pesanti ripercussioni a livello sociale e sulla qualità della vita degli animali coinvolti, e che e consiste nella raccolta e il contenimento perenne di un gran numero di gatti in uno spazio ristretto, nella convinzione di tenerli al sicuro.
Numerosi studi effettuati confermano che gli accumulatori non sono quasi mai in grado di riconoscere la situazione di indigenza in cui vivono gli animali e, come nel caso in questione, loro stessi: sono convinti di avere “salvato” i gatti (la maggior parte dei casi ha come vittime proprio questi animali) e di tenerli al sicuro, e non realizzano lo stress di una convivenza forzata in spazi ridottissimi, contraddistinta da igiene precaria o inesistente e condizioni della sopravvivenza. L’uomo soccorso in Minnesota rientra in questa casistica: nonostante la perdita della casa non ha voluto separarsi dai gatti, continuando a tenerli con sé nell’abitacolo di un furgone nonostante gli evidenti rischi sia per lui sia per gli animali.