Gattino senza orecchie trova una famiglia e adesso mostra la sua bellezza sui social
Molti animali randagi sono costretti a una vita molto triste per strada, e, soprattutto se con qualche disabilità, potrebbero restare per molto tempo all’interno dei rifugi. Nora è una povera gatta che è stata salvata dalla strada, e a causa di alcune infezioni gravi, i medici sono stati costretti ad amputargli le orecchie. Tuttavia, il suo udito è rimasto invariato. Per questo motivo, i volontari del rifugio pensavano che trovargli una casa sarebbe stato davvero difficile, ma non è andata così. Infatti, Nora è riuscita a conquistare il cuore di una famiglia amorevole, che ha deciso di portarla a casa, fregandosene del suo aspetto fisico. Adesso Nora è una star del web, e ogni giorno intrattiene migliaia di followers con la sua dolcezza.
Credit: Instagram/ @nora.no.ears
La vita per Nora sembrava essere destinata alla solitudine e tristezza, ma non è andata affatto così. La gatta è stata salvata a Wisconsin, negli Stati Uniti. Quando è stata portata dal veterinario, hanno trovato delle gravi infezioni alle orecchie, che li hanno costretti ad amputarle, ma il suo udito è rimasto invariato. Questo ha fatto preoccupare molto i volontari del rifugio, in quanto pensavano che con questo problema nessuno l’avesse voluta adottare, ma quello che viene dopo è davvero sorprendente. Una famiglia, visitando il rifugio, ha visto Nora e se ne è innamorata, adottandola e portandola a casa con loro.
Fortunatamente Nora sente ancora molto bene, in quanto il suo difetto fisico è solo esteriore. Nora non è l’unico animale speciale in casa, in quanto convive con Matilda, una tenera cagnolina con tre zampe, sempre adottata dalla famiglia che se ne è fregata del suo aspetto fisico. Secondo la famiglia, Nora è un gatto davvero socievole e giocherellone, e non ha nessun tipo di timore. Inoltre, i suoi proprietari gli hanno aperto anche un profilo Instagram, dove in pochissimo tempo ha totalizzato già più di 30.000 followers, innamorati delle sua bellezza.
di Tommaso M.
