Le colonie feline non vanno spostate: lo conferma una nuova sentenza del Tribunale
fonte: www.kodami.it
A enunciare questo nuovo e importante verdetto è stato il giudice del Tribunale di Catania, che ha respinto un’ordinanza comunale che obbligava la tutor di una colonia felina di Gravina di Catania a spostarla dopo perché una residente della zona ne aveva fatto fare richiesta.
Le colonie feline non possono essere spostate. Questa è un dato di fatto che però, ancora troppo spesso non viene rispettato, mettendo a rischio le comunità di gatti liberi che ne fanno parte. E allora ben vengano le sentenze di Tribunale che confermano tale diritto dei mici di poter vivere in un luogo specifico eletto da loro come punto di riferimento.
A enunciare questo nuovo e importante verdetto è stato il giudice del Tribunale di Catania, che ha dato ragione a tre associazioni animaliste intervenute a supporto della tutor di una colonia felina regolarmente registrata a Gravina di Catania, dopo che un’ordinanza le aveva posto l’obbligo di spostarla su richiesta di una residente della zona.
La signora “gattara” ovviamente attraverso il suo legale aveva chiesto di modificare quella richiesta visto che non teneva in nessun conto il diritto dei felini liberi ad essere curati e nutriti proprio nel luogo dove si sono stabiliti senza essere spostati in altro habitat. A sostenere la signora, appunto le tre associazioni catanesi, Le Aristogatte, L’Altra Zampa e Pan che hanno deciso di intervenire nella causa per impedire che l’integrità e salute della colonia felina potesse essere compromessa.
Sulla pagina Facebook Le Aristogatte esultano: «Ringraziamo i nostri avvocati per l’intraprendenza e la passione con la quale affrontano i problemi degli animali, anche quando sembrano insuperabili, rivoltando delle situazioni che sembrano già perse. Grazie al loro impegno siamo riuscite ad ottenere questo importante risultato che tutela i felini…ovunque. Possiamo ben dire, una decisione storica!».
Se andiamo a ben guardare, però, quella che viene definita sentenza storica, non fa che confermare quanto di già noto si sa sulla tutela delle colonie feline. «Noto, ma non rispettato sempre, come dimostra questa vicenda – spiega Salvatore Cappai avvocato civilista esperto in diritto degli animali e membro del Comitato Scientifico di Kodami – Tali situazioni, infatti, si verificano ogni giorno e per motivazioni assurde come fare una festa o un evento. La prima cosa che si fa è spostare ciò che disturba e se malauguratamente in quel luogo risiede una colonia felina, ecco che va via anche quella. È vero non si può fare, ma viene fatto ed è per questo che diventa davvero molto importante che si stratifichino delle sentenze che vanno in questa direzione».
Ma la legge cosa dice al riguardo? «Per quanto riguarda le colonie feline, non esiste una legge nazionale. Esiste però una normativa sempre a livello nazionale che tutela i gatti liberi, stabilendo che dopo essere stati accalappiati devono essere sterilizzati e rimessi in libertà. Attenzione, però, perché non in un luogo a caso, bensì devono essere reimmessi nel loro gruppo, nella loro colonia di appartenenza sul territorio».
Se non bastasse la normativa nazionale, esistono centinaia di normative regionali e locali che confermano che essendo i mici liberi tutelati, di conseguenza anche le colonie feline non possono essere spostate se non per ragioni rilevanti che possono riguardare la sicurezza, lavori urgenti o motivi di salute pubblica. Inoltre, c’è un altro fatto: «Io non ho letto l’ordinanza, ma pare anche abbastanza incomprensibile che venga obbligato uno spostamento per la richiesta di una residente, visto che le colonie sono protette anche all’interno dell’ambito condominiale, quindi anche in area privata e non solo in strada o nei parchi, ecc. Intendo dire che, neppure se danno fastidio ai condomini possono essere spostate».