Capire il gatto
Capire il gatto
Il gatto non parla, ma comunica ugualmente benissimo. Per capire il tuo linguaggio o il tuo umore lui ci mette un attimo. Sforzati anche tu di capire il suo ed il vostro rapporto sarà perfetto.
Se quando torni a casa ti viene incontro con la coda diritta, è per darti il benvenuto e farti capire che è contento di vederti. Una carezza lo renderà felice.
Se non ti degna di uno sguardo e fa l’indifferente, forse vuole rimproverarti di averlo lasciato solo troppo a lungo. Il gatto è un grande attore e sa recitare benissimo per farti sentire in colpa. Il broncio gli passerà in fretta, ma prova a pensare a come sarebbe bello per lui avere una compagnia quando tu non ci sei.
Se agita ripetutamente la coda, non è il momento di farlo giocare con te. Qualcosa deve averlo reso nervoso. Meglio aspettare che si calmi.
Se fa le fusa, vuole dirti che si abbandona completamente a te, perché è contento e rilassato o, al contrario, perché non sta bene ed ha bisogno del tuo aiuto.
Se “fa il pane” è perché si sente un gran cucciolone, come quando, col movimento delle zampine, stimolava mamma gatta per la poppata.
Se struscia il muso contro gli stipiti delle porte, un oggetto o le tue gambe, è perché vuole lasciare una traccia del suo odore sulle “sue cose”.
Se si lava ripetutamente dopo le tue coccole non significa che non abbia “gradito”: vuole solo riprendere possesso del suo profumo naturale.
Sgridalo solo se lo cogli sul fatto, altrimenti non capirebbe e potresti creargli un motivo di stress. Continuerebbe a chiedersi perché ti agiti tanto e anche non ci faresti una gran bella figura.
Quando lo cogli in flagrante, non sbraitare; basta un “no” pronunciato in tono deciso o una leggera spruzzatina d’acqua a debita distanza (ma senza farti vedere!). Lui è intelligente e capirà.
Il gatto è pulito. Se non sporca nella sua cassettina, prima di inveire chiediti che cosa può aver motivato la sua azione. C’è sempre una spiegazione per tutto.
Non fargli promesse che non potrai mantenere e non dargli abitudini che non potrai assecondare. Se fino a ieri ha dormito sul tuo letto, perché oggi non può farlo? Prova a spiegarglielo!