Grazie al mio Gatto
Intorno alla mia casa i gatti ci sono sempre stati. Qualche randagio…il gatto di un vicino in “libera uscita”… ma nessuno aveva mai messo radici per più di qualche mese. Un giorno arrivò un gattino deciso a non farsi cacciare dal cane dei miei parenti/vicini e ben disposto ad accettare il cibo che, a quel punto, iniziammo a dargli. La vera svolta iniziò a causa della “sfiga” che lo perseguitò nel primo anno. Un giorno lo trovammo con i segni di una misteriosa piccola scottatura sulla schiena (li il pelo non è più ricresciuto), un altro giorno facendo retromarcia lo investii con la mia macchina (il pirla se ne stava accovacciato nell’erba e non si era mosso), per fortuna lo presi solo su una zampina e la superficie morbida del terreno evitò pericolosi schiacciamenti. Ovviamente questi piccoli infortuni ci indussero ad avere cura di lui con quella piccola dose di coccole che normalmente si usa.
La vicenda prese una nuova direzione quando, dopo un paio di giorni che non si faceva vedere, lo vedemmo arrivare vistosamente zoppicante. A quel punto lo portammo da un un veterinario (prima incontro in assoluto per il sottoscritto con questo tipo di medico) che, accertata la rottura del femore ci propose di fare l’intervento necessario. Tutta la vicenda tra interventi e convalescenza durò quasi due mesi, un periodo che creò il legame tra il gatto e la mia famiglia.
Nel corso di questi anni questo gatto ha ripagato le nostre attenzioni in un modo che mai avrei immaginato prima. Mia madre ha dovuto subire un pesante intervento seguito da mesi e mesi di terapie (chemioterapia). In quel periodo il gatto si è rivelato una vera “medicina”. E’ difficile spiegare a parole quello che ho visto in quel periodo…l’atteggiamento , il carattere dell’animale si modificò. Le sue attenzioni, il suo “stare vicino”, giocare….furono quanto di più terapeutico potesse avvenire. Ora sono passati degli anni, il momento brutto è passato ma il micio è ancora con noi e ci fa compagnia…la sua “sfiga” non è scomparsa del tutto; Nuovi acciacchi lo perseguitano (ora si deve sorbire una goccia di collirio al giorno…), ma tutto va avanti nella normalità come in tutte le famiglie. In questo caso una famiglia + uno.
Porto questa testimonianza personale in favore di tutte quelle persone che si chiedono cosa sia la Pet Therapy, questa terapia nata negli anni 60 che prevede l’uso, o meglio la presenza, di animali (normalmente cani) come aiuto nel trattamento di molte patologie.
Se un gatto, non addestrato, non selezionato è riuscito a dare così tanto a delle persone in un momento difficile, figuriamoci cosa si può ottenere da un animale selezionato e seguito da uno specialista.