Sembra l’arca di Noè, tanti animali tutti insieme ma, in questo caso, gli animali sono… mummificati. La nuova scoperta è stata portata alla luce da un team di archeologi egiziani, nel complesso piramidale del faraone Userkaf, fondatore della V dinastia, a Saqqara, a sud del Cairo.
A dare l’annuncio di questo rarissimo ritrovamento la pagina Facebook del del ministero delle Antichità egiziano che, informa “Si tratta delle prime mummie di scarabei a essere state dissotterrate nella necropoli di Menfi”, segnalando anche – senza fornire le dimensioni – “due grandi mummie di scarabei” rinvenute in “sarcofago rettangolare di calcare”, avvolte nel lino e “in un ottimo stato di conservazione”.
Il gatto per gli antichi egizi
I gatti (Felis silvestris catus), nell’antico Egitto erano considerati animali sacri. Nella società egiziana dell’epoca, erano molti apprezzati per la loro abilità nel cacciare roditori nocivi come i topi e nell’uccidere serpenti. Il gatto domestico divenne presso gli egizi un simbolo di grazia e benevolenza nei confronti dell’uomo.
Scarabei: una scoperta eccezionale
Gli antichi egizi erano soliti mummificare gli animali , in particolare quelli considerati sacri come i coccodrilli, i cani e i gatti. Ma la scoperta di una collezione di scarabei è davvero una cosa eccezionale: “Lo scarabeo mummificato è qualcosa di veramente unico, è qualcosa di veramente raro”, ha commentato Mostafa Waziri, Segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità. A rendere ancor più particolare la scoperta, il fatto che gli insetti siano stati trovati all’interno di piccoli sarcofagi in pietra calcarea, decorati con disegni con inchiostro nero che li raffigurano. Non ne avevo mai sentito parlare prima”, ha aggiunto il signor Waziri durante la conferenza. Gli insetti, i primi trovati nella necropoli di Saqqara, erano avvolti nel lino e sono in un ottimo stato di conservazione. Nello stesso sito di Saqqara il team di archeologi ha scoperto una necropoli di gatti. Infatti sono stati dissotterrati decine di mummie di gatto, statuette dorate di legno raffiguranti i felini e, una statuetta di bronzo dedicata a Bastet, la divinità con le sembianze di gatto. Tra i vari reperti portati alla luce anche vasi canopi, strumenti di scrittura e diversi papiri con capitoli ripresi dal libro dei morti.
fonte : www.focusjunior.it
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