Sembrava l’ultimo gesto, la resa di un micio troppo anziano per continuare a vivere. Ma il suo destino aveva previsto un finale diverso: lui doveva incontrare Heather Garner e la sua famiglia. Ma Chester era davvero in cattive condizioni: aveva un’infezione alle alte vie respiratorie, era molto magro e privo di pelo, starnutiva in considerazione e aveva un’abrasione sul viso. «Io e mio marito convenimmo che lo stavamo portando a casa come una “adozione del cuore”, ben consapevoli della sua età e delle sue difficili condizioni. L’abbiamo adottato perché volevamo che Chester avesse l’opportunità di essere l’animale domestico di qualcuno, forse per la prima volta o forse di nuovo – racconta la signora Garner -. Onestamente, non pensavamo che Chester sarebbe stato con noi per più di una settimana o due. Ma ce l’ha fatta per festeggiare il suo 19esimo compleanno con noi … e poi il suo 20esimo compleanno … e il suo 21esimo … e il suo 22esimo».
Mancavano tre mesi al suo 23esimo compleanno, quando la famiglia l’ha trovato senza vita nei giorni scorsi: «Sembrava riposare dolcemente, dopo aver attraversato il ponte dell’arcobaleno – racconta la donna -. Gli saremo per sempre grati per averci amato così tanto da voler restare con noi per questi meravigliosi 1640 giorni».
Ecco perché adottare un animale anziano non è qualcosa di triste, ma un gesto di profonda sensibilità e amore che lui saprà ripagarvi come neanche potrete immaginare.
Fonte: LaZampa
Powered by WPtouch Mobile Suite for WordPress