Quando si adotta un gatto (soprattutto se è il primo gatto) si dovrebbe avere la consapevolezza che la nostra vita cambierà radicalmente. Si potrebbe addirittura distinguere “la vita prima del gatto” e la vita dopo.
Il gatto non è un giocattolo, ma un essere vivente, con proprie emozioni e necessità. E’ un impegno che può durare anche tranquillamente 13-15 anni, se non di più in alcuni casi. Immaginate che se prendete un gatto a 25 anni, sarà probabilmente ancora al vostro fianco quando ne avrete 40!
Troppe persone ancora oggi prendono un gatto lasciandosi trasportare dall’entusiasmo e poi alle prime difficoltà il nuovo ‘giocattolo’ non serve più. Ci tocca accudirlo, nutrirlo, curarlo, amarlo. Siamo disposti a tutto ciò?
Questi sono solo alcuni aspetti da prendere in considerazione nella scelta di adottare un cane o un gatto.
La scelta di adottare un gatto, così come qualunque animale, deve essere dettata dalla voglia di condividere una parte della nostra vita con un altro essere vivente e non da un capriccio o dalla moda del momento.
Tutta la famiglia deve essere d’accordo. Un gatto non sarà mai esclusivamente “il gatto di…” tizio o caio. Quando il gatto entra a fare parte di una nuova famiglia, tutti i componenti entreranno a far parte del suo “gruppo sociale”. Ogni familiare dovrà prendersene cura, per permettergli di crescere in un ambiente armonioso.
Il gatto come il cane è un animale sociale che vuole avere uno scopo nella vita e vuole collaborare con il suo gruppo(o con la sua famiglia) a qualcosa che sia utile al gruppo stesso. Non possiamo pensare di cambiare la sua natura e trattarlo come un bambino, ne di “confinarlo in giardino”
Alcune cose da tenere a mente:
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