Quando pensiamo ai Vigili del Fuoco lo facciamo immaginandoceli, purtroppo, alle prese con disastri ed emergenze intenti al salvataggio delle persone.
Diciamolo subito: compito dei “pompieri” (li chiamiamo familiarmente così perché li sentiamo parte della nostra famiglia) è quello di salvaguardare l’incolumità delle persone e l’integrità dei beni e di assicurare “gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell’immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali”. I gattini quindi, per quanto possa trattarsi di interventi “romantici”, nulla hanno a che fare con i loro compiti istituzionali.
Ma i pompieri, uomini tutti d’un pezzo, uomini dalla scorza dura, dote necessaria per “sopravvivere” agli interventi cui sono istituzionalmente chiamati, dentro hanno un cuore che batte e, quando viene chiesto di salvare il “famoso” gattino, salgono sui loro mezzi e accorrono. Anche perché, ammettiamolo, spesso un animale, che ci fa compagnia, che trattiamo come un figlio, è importante per “l’incolumità”, quanto meno psicologica, “delle persone”.
Ieri pomeriggio al centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco di Ragusa è arrivata una chiamata: «Il nostro gattino è scomparso, non lo troviamo più, ma sentiamo il suo miagolio arrivare da dentro il pozzo. Ci potete aiutare?».
Così, una squadra del distaccamento di Vittoria (zona di loro competenza) è partita per tentare il recupero del cucciolo sfortunato. Quando i “soccorritori” si sono però resi conto che senza un aiuto specifico era impossibile il salvataggio, è stato chiesto l’intervento di una squadra Saf (Speleo-Alpino-Fluviale) arrivata dalla sede centrale.
Pochi minuti di attesa, il tempo di imbragarsi con le corde e disporre l’attrezzatura necessaria, e il micetto è stato recuperato e riconsegnato all’amore dei proprietari. I pompieri, alle volte, fanno anche questo.
E a noi piace pensarli più impegnati in questi gesti, meno valorosi forse, ma che fanno sognare, e non solo nelle catastrofi. Ci piace pensarli come quelle figure che mantengono alta quella forza ideale, pura, di soccorritori capaci di incarnare ancora i tratti degli eroi.
Fonte: italianotizie.it
Powered by WPtouch Mobile Suite for WordPress