Tra i gatti e gli umani esistono cinque tipi di relazioni, fra le quali l’amicizia o la dipendenza uno dall’altro. A individuarle è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Lincoln, che ha analizzato le risposte date da 3.994 proprietari di gatti ad alcune domande relative ai comportamenti nei confronti dei loro compagni felini e, viceversa, quelle dei gatti nei confronti dei padroni.
«I gatti formano strette relazioni emotive con gli umani, ma in realtà su questo tema si sa ben poco», ha spiegato l’autore dello studio ed esperto di comportamento animale, Daniel Mills. «Come avviene in qualsiasi relazione sociale complessa, il tipo di legame con il proprietario del gatto è un prodotto della dinamica tra i due individui coinvolti e delle loro determinate caratteristiche della personalità», ha aggiunto. «Non capita spesso che i gatti siano poco socievoli e rimangano in disparte, anche se questa è invece una percezione comune». Il questionario dello studio è stato strutturato in modo da raccogliere informazioni sui differenti elementi emotivi che sono alla base della relazione tra esseri umani e gatti. Ad esempio, quanto i padroni si impegnassero con il proprio animale domestico e quanto fossero sensibili ai loro bisogni. Oppure quanta coerenza ci fosse in questo impegno e quanto il gatto percepisse sicurezza tra le mura domestiche.
L’obiettivo dello studio, pubblicato sulla rivista Animals, è quello non solo di migliorare la conoscenza di come ci relazioniamo con i gatti, ma anche quella di migliorare più in generale l’attenzione che mettiamo con tutti gli animali. Sono cinque le relazioni individuate dalla ricerca. Quella dell’«amicizia» mostra da parte dell’umano una forte attenzione, come se fosse, appunto, un amico. Il gatto da parte sua è molto affettuoso con il padrone, con dimostrazioni d’affetto come l’acciambellarsi sulle gambe per dormire. C’è poi quella della ‘codipendenza’, nella quale la variabile emotiva è molto più forte che nell’amicizia. Il gatto è estremamente importante per l’essere umano, al pari di un parente.
Il proprietario gioca con il gatto in modo continuo e l’amico a quattro zampe sostanzialmente reagisce in modo uguale: oltre a riempire di attenzioni il padrone leccandolo, difficilmente mostra interazione con altre persone in casa. C’è poi la relazioni ‘casuale’, nella quale il gatto preferisce comunque la vita all’aperto rispetto a quella dentro casa. Visita piu’ abitazioni presenti nell’area delimitate come il suo territorio. Sono gatti che comunque mostrano affetto verso il proprietario, ma non si sentono mai obbligati a rimanergli accanto. Molto simile, ma non prettamente uguale, e’ la relazione definita ‘aperta’.
In questo caso i gatti si comportano come animali solitari e indipendenti, che si relazionano anche con le altre persone che si presentano a casa. Amano uscire e andare in giro e possono sembrare un poco distaccati. Difficilmente si siedono sulle gambe dell’essere umano e dimostrano affetto con gesti come quello di leccare viso e mani. Infine, c’è la relazione ‘a distanza’. In questo caso i gatti sono accuditi anche in casa, ma non sono considerati alla stregua di amici o parenti. Non sono particolarmente vicini da un punto di vista emotivo, anche se si comportano in modo amichevole con il proprietario. Si tratta di gatti che preferiscono comunque rimanere a distanza un po’ con tutti gli esseri umani presenti, forse perché hanno poca fiducia. Questo fa sì che oltre a non lasciarsi andare a gesti di affetto, difficilmente cercheranno un aiuto dagli esseri umani quando si troveranno in difficoltà.
FONTE : www.lastampa.it/la-zampa
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