Associazione Le Fusa: da più di dieci anni si prende cura di gatti abbandonati e randagi in tutta la Vallagarina

Associazione Le Fusa: da più di dieci anni si prende cura di gatti abbandonati e randagi in tutta la Vallagarina

L’associazione “Le Fusa” nasce nel 2010 da un’idea di un gruppo di “gattare”, desiderose di diffondere una cultura basata sul rispetto di tutti gli esseri viventi e di arginare il problema del randagismo felino. Ha sede legale a Besenello, ma opera in tutta la Vallagarina, in particolare a Rovereto, dove dal 2012  gestisce il gattile del Parco Canile di Rovereto.

Lì gatti abbandonati e in difficoltà segnalati dai cittadini vengono accolti e curati, in attesa di una famiglia…È un gattile speciale, con gabbie grandi, alcune anche con uno spazio esterno, arredate con copertine, giochi, cucce e tiragraffi, in modo che i piccoli ospiti possano sentirsi a loro agio.

Fondamentale è il lavoro fatto dai volontari, che nutrono i mici e li accudiscono, pulendo le gabbie e non facendo mancare loro coccole e carezze. Sempre in questo magico posto, avviene l’incontro con gli adottanti: le famiglie interessate, dopo un colloquio conoscitivo, possono visitare il gattile e scegliere il proprio amico a quattro zampe. Quelli che riscuotono più successo sono ovviamente i cuccioli, ma non bisogna dimenticarsi degli adulti, capacissimi, a differenza di quello che molti pensano, di adattarsi ad ambiente e famiglia nuovi.

” Seguiamo un protocollo sanitario ben preciso: i mici vengono mandati a casa con il libretto sanitario, vaccinati, sverminati e microchippati. Inoltre facciamo loro degli esami, come quello delle feci.” ci spiega Barbara Battisti, una delle fondatrici, referente e segretaria dell’associazione. “Ci tengo sempre a ricordare che l’adozione di un gatto dev’essere responsabile e consapevole. Per questo affidiamo l’animale solo a chi ci dia garanzia di buon trattamento. “ Tutto ciò anche per evitare che il gatto finisca nuovamente in strada, rendendo vano il lavoro dei volontari.

Non si è obbligati ad accogliere in casa un animale, se non si è disposti a prendersene cura nella maniera adeguata. Non si parla di maltrattamento solo nel caso che il gatto venga picchiato: incuria e menefreghismo lo sono a tutti gli effetti. A questo proposito, collaboriamo con la Lav, la Lega Anti Vivisezione, che gestisce uno sportello dove si possono segnalare i maltrattamenti. ” continua Barbara.

L’associazione opera attivamente anche sul territorio occupandosi di 93 colonie feline, gruppi di gatti randagi che vivono insieme, in diversi comuni della Vallagarina. Il loro scopo, oltre a quello di dare cibo e acqua agli animali, è di monitorare la colonia: individuano dunque eventuali individui malati e li curano, oltre a sterilizzare, quando possibile, per prevenire il randagismo.

“Si tratta di gatti selvatici che non si fanno toccare. Perciò, quando dobbiamo prelevarne uno per portarlo dal veterinario, l’unica opzione e quella di posizionare una gabbia da cattura, usando del cibo come esca. Dobbiamo prenderlo “per fame”. Non ci aiutano quelle persone che, pensando di fare del bene, danno da mangiare al gatto malato: in questa maniera, il micio non si avvicinerà mai alla gabbia alla ricerca di cibo e di conseguenza non potrà mai essere curato. Sta accadendo proprio in questo periodo vicino a un supermercato di Rovereto. Un gatto non sta bene, ma non riusciamo a catturarlo per questo. È anche importante, per chi sfama le colonie, dare il cibo giusto: fa malissimo, per esempio, la pasta…”

Barbara ci tiene a lanciare anche un altro importante messaggio, legato in particolare a questi mesi primaverili, in cui ci sono numerosissime cucciolate.“Sono moltissimi i gattini che arrivano da noi…Ci sono anche degli orfanelli che vanno allattati ogni tot ore da balie umane. Perciò ogni anno ci tengo a rinnovare un appello: sterilizzate le vostre gatte! Per ogni gattino che nasce da una cucciolata casalinga, uno in gattile rimane senza famiglia. “

Si può sostenere l’associazione in diversi modi: si può donare il proprio 5×1000, fare donazioni tramite PayPal o acquistare al mercatino. I volontari, infatti, sono sempre presenti con una bancarella al mercatino delle pulci di Rovereto, ma anche in altri eventi sparsi per il territorio. È possibile, inoltre, farsi realizzare qualcosa su ordinazione, dato che molti degli oggetti che vendono sono stati creati a mano. Presto, inoltre, ci sarà la possibilità di acquistare online direttamente dal sito, da poco rinnovato.

fonte: www.lavocedeltrentino.it