Bambini e animali: un rapporto prezioso
Prendersi cura di un amico a quattro zampe aiuta i più piccoli ad avere cura e attenzione dell’altro e a comprenderne i bisogni
L’importanza della responsabilità (nei piccoli, ma anche nei grandi)
Tutte le campagne di sensibilizzazione nei confronti del mondo animale lo sostengono da sempre, eppure è importante non stancarsi di ripeterlo: scegliere di accogliere all’interno della propria famiglia un animale comporta un impegno quotidiano e dei doveri precisi.”La scelta di adottare un cucciolo non deve essere presa alla leggera: la prima cosa da insegnare ad un bambino è infatti l’enorme responsabilità che vivere con un animale comporta. Un cane o un gatto
– precisa lo specialista – necessitano di cure e attenzioni e non devono essere considerati “giocattoli”, piuttosto, è opportuno paragonarli a dei compagni di vita e di avventure, ma sempre nel reciproco rispetto della loro specifica natura”.
I benefici del rapporto animale-bambino
“I bambini che crescono accanto a degli animali domestici hanno sicuramente una maggiore capacità empatica, sono cioè in grado di leggere e comprendere le emozioni e i comportamenti altrui in modo amplificato rispetto a chi non vive una simile esperienza. Sono allenati, fin dalla più tenera età, all’osservazione di gesti e bisogni non interpretabili nell’immediato. I benefici sono quindi a livello psicologico ed educativo: interagire con l’animale mette in moto il desiderio di curare un altro essere vivente e responsabilizza anche bambini di soli 4 anni di vita. I più piccoli, che sono indubbiamente attratti dal pelo dell’animale e dalla sua vivacità, non riescono invece ancora a comprenderne realmente i bisogni, eppure la relazione con l’animale a livello educativo insegna, già a partire dai 2 anni, ad attendere i tempi dell’altro e la virtù della pazienza, aspetti fondamentali per imparare a vivere all’interno di una comunità e secondo regole ben precise”.
Cani, gatti, conigli e asinelli
I amici a quattro zampe possono giocare un ruolo attivo nel loro percorso di crescita. Molti psicologi dell’infanzia hanno iniziato a proporre percorsi terapeutici con animali di piccole dimensioni riconoscendo i benefici che le relazioni che si instaurano tra gli animali e i bambini offrono ai più piccoli. I gatti, come i cani, responsabilizzano il bambino e lo aiutano a maturare una consapevolezza sulle esigenze e sulle responsabilità che comporta la convivenza con l’animale. I conigli nani, per via del loro carattere pacifico (sono chiamati animali da affezione, ma è importante insegnare ai bimbi a “maneggiarli” con cura), sono invece adattissimi ai bambini di età da nido, mentre i cavalli e gli asini sono utilizzati in percorsi di recupero e riabilitazioni per bambini con disabilità o affetti da autismo. La relazione tra un bambino ed un animale è dunque qualcosa di speciale. Il compito degli adulti è quello di non ostacolarla, favorendo un incontro basato sul rispetto e l’attenzione.