Molti comuni anche quest’anno hanno scelto di vietare i botti, petardi e fuochi artificiali per la notte di Capodanno 2019. Dai grandi centri urbani alle piccole città, molti sindaci hanno capito non solo i rischi che queste forme “di intrattenimento” possono portare alle persone, ma anche il profondo dolore che la notte del nuovo anno porta agli animali: ogni anno centinaia di cani e gatti scappano di casa, rimangono traumatizzati o muoiono per le esplosioni,
In questa mappa i comuni che hanno imposto il divieto ai botti di Capodanno.
Petardi e fuochi d’artificio sono una vera e propria tortura per gli animali che hanno una soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile della nostra. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha stilato un decalogo per cercare di “sopravvivere” a veri e propri campi di battaglia.
«Gli animali valgono più di un botto». È questo il titolo della campagna video scelta dal comune di Torino per sensibilizzare i cittadini al rispetto del benessere animale in vista del prossimo Capodanno. Petardi e fuochi d’artificio, immancabili nella notte di San Silvestro, sono una vera e propria tortura per gli animali che hanno una soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile della nostra.
[Guarda il filmato]
– I botti possono causare negli animali diversi stati d’animo: dal semplice disorientamento alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione. La prima regola, quindi, è di non lasciarli soli né all’aperto ma custodirli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici o particolarmente sensibili ai rumori, rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia.
– altra regola fondamentale, assicurarsi che abbiano tutti gli elementi identificativi possibili (microchip e medaglietta con un recapito) per facilitare le ricerche in caso di fuga dell’animale spaventato dal rumore. Nel caso, denunciare subito lo smarrimento alla Polizia Municipale o alla Asl.
– se il cane è in casa con il proprietario: informare gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere (è meglio se rimangono passivi lasciando al proprietario il controllo della situazione); lasciare le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile; inibire i nascondigli troppo angusti; se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza, deve farlo di sua iniziativa; non controllarlo, non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e deve muoversi liberamente; se abbaia, ulula o guaisce, distrarlo; non tenere radio o televisione con volume molto alto
– attenzione ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga. Cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; proteggerlo o confortarlo senza dar peso alle sue ansie.
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