Cani e gatti in ospedale per visitare i padroni? A Sassari si può, c’è il regolamento
SASSARI. Animali in ospedale, per fare compagnia ai padroni che vivono un momento sfortunato? A Sassari si può. L’azienda mista turritana con apposito regolamento, in vigore già da maggio 2018, ha disciplinato l’ingresso di cani e gatti. L’atto normativo dell’Aou di Sassari, inoltre, regola anche l’accesso dei cani guida per non vedenti.
“Siamo stati, probabilmente, – afferma il direttore del presidio ospedaliero dell’Aou di Sassari Bruno Contu – il primo ospedale sardo a regolamentare l’accesso degli animali da compagnia nei reparti di degenza e, nel caso di accompagnamento di utenti non vedenti, anche di cani da servizio. Una scelta che ci consente di andare incontro alle esigenze dell’utenza, in particolare dei degenti, che durante il loro ricovero possono trovare anche giovamento dalla vicinanza del loro cane o gatto”.
Il regolamento approvato dall’Aou, che trasforma i suoi ospedale in “pet friendly”, ha lo scopo di disciplinare le modalità di accesso degli animali domestici, come cani e gatti, sia dietro richiesta dei singoli pazienti ricoverati, sia per garantire l’ingresso dei cani guida per non vedenti che si recano in ospedale. E se il regolamento si applica a tutte le strutture aziendali, tuttavia restano escluse quelle che per evidenti motivi legati alle condizioni cliniche del paziente non possono consentire l’accesso di animali. Tra queste ultime, a titolo di esempio, vengono richiamate le terapie intensive, anche quella neonatale, la Chirurgia d’Urgenza, la Traumatologia d’urgenza, il centro dialisi, il centro ustioni, le sale mensa e altre ancora
.Inoltre, il divieto di accesso per gli animali, affisso agli ingressi delle strutture sanitarie dell’Aou di Sassari è accompagnato dalla didascalia “Consentite eccezioni ai sensi del Regolamento aziendale, Delibera n. 368/2018”.
“Questo – riprende il direttore del presidio Bruno Contu – a significare che, comunque, per l’accesso degli animali devono essere rispettate alcune condizioni, come la presentazione di una domanda, le relative certificazione e libretti sanitari degli animali. Documentazione che tutela sia il paziente che fa richiesta di avere accanto a sé il proprio amico a quattro zampe, sia il paziente che condivide la stanza con il richiedente”.