Non solo i cani. Sono tanti anche i gatti che finiscono in strada, e non solo ogni estate ma anche in occasione delle vacanze invernali. Quei cari amici che, per qualcuno, durante l’estate diventano un problema, una seccatura. Così, pur di non rinunciare a quel viaggio in aereo verso mete lontane da casa o di trascorrere le ferie in quella struttura molto confortevole in cui però non accettano animali, alcuni scelgono di abbandonare il cane o il gatto, un gesto terribile che può avere serie conseguenze non solo sull’animale ma anche sulle persone: un animale abituato a vivere in casa potrebbe non rendersi conto dei pericoli e attraversare improvvisamente la strada, causando anche gravi incidenti.
Un cane abbandonato si riconosce subito: appare spaesato, confuso e di solito insegue i passanti alla ricerca del suo padrone. Eppure sono sempre di più, ogni anno, le strutture che accolgono i nostri amici a quattro zampe, dotate di ogni comfort per andare incontro alle esigenze degli animali e dei loro proprietari e anche le pensioni-hotel per animali in cui cani e gatti vengono accuditi, nutriti e coccolati durante la nostra assenza.
Leidaa, la Lega Italiana difesa animali e ambiente, ha lanciato la campagna “Salvami subito” e nelle regioni del Sud Italia, dove in molte aree il randagismo è fuori controllo, ha già promosso due tranche di sterilizzazioni. E un’altra è in programma. Anche la Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC), dal 1950, lotta per salvare la vita di migliaia di animali maltrattati e abbandonati. Un impegno che, anno dopo anno, si è esteso alla tutela degli animali di ogni specie e razza, motivo per cui l’associazione si è denominata LNDC Animal Protection.
Vi sono poi tante altre piccole realtà che, quotidianamente, operano con grande entusiasmo per rendere migliore la vita degli animali abbandonati, come Gattolandia, il rifugio di Monza in cui i gatti abbandonati vengono curati e coccolati e in cui non esistono né gabbie né recinzioni. Una bellissima realtà, nata dall’amore per gli animali di quattro volontarie.
Fonte: www.nonsprecare.it
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