I gatti, Le Corsaire, 14 novembre 1847
L’ardente innamorato, il dotto austero
Amano entrambi, nell’età matura,
I gatti dolci e possenti, orgoglio della casa,
Freddolosi e imboscati anche loro.
Amici della scienza e del piacere,
Cercano il silenzio e l’orrore del buio,
Dell’Erebo galoppini ideali se a servire,
Fieri come sono, potessero adattarsi.
S’atteggiano pensosi, nobilmente,
Come le grandi sfingi solitarie
Immerse, sembra, in sogni senza fine;
Feconde le reni, e piene di magiche scintille;
E come sabbia fine minime parti d’oro
Vagamente costellano le mistiche pupille
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