Sempre più proprietari di gatti si rivolgerebbero ai veterinari per chiedere consiglio sui comportamenti insoliti legati alla lettiera: un fatto legittimo e doveroso, poiché solo il medico può stabilire se un’eventuale brutto rapporto derivi da una condizione fisica, come un infezione o altre patologie. Escluse queste ipotesi, la motivazione potrebbe essere insita nella territorialità o, più frequentemente, all’animo innato del felino.
La fuga del gatto dalla lettiera potrebbe essere connessa a due ambiti principali. La prima ha una spiegazione del tutto evolutiva: il micio di casa rimane un predatore, il retaggio della sua vita selvatica imporrebbe quindi di non lasciare tracce del suo passaggio, per non diventare a sua volta preda. Questo obiettivo può essere raggiunto con il sotterramento delle feci o, come facile intuire, proprio con la fuga. Non ultimo, in analogia forse con l’universo dei cani, il gatto potrebbe utilizzare l’urina per marcare il suo territorio, soprattutto nella stagione degli accoppiamenti: il fuggire velocemente, seppur in rare evenienze, potrebbe essere anche una manifestazione di questa eventualità.
In altri casi, tuttavia, il comportamento potrebbe essere un primo segnale di qualche patologia in corso, come l’infezione delle vie urinarie, calcoli renali, colon irritabile e molto altro. In questo caso il felino, dato il fastidio o il dolore subito, potrebbe fuggire spaventato dopo l’operazione. Per questo il consulto con un veterinario rimane sempre insostituibile per garantire all’amico a quattro zampe il massimo del benessere.
Infine, non è da escludersi che il gatto scappi dalla lettiera per qualche elemento di disturbo o, più frequentemente, per qualche condizione non gradita. La struttura potrebbe essere posizionata in una zona della casa che il micio ritiene poco idonea, ad esempio quando non garantisce sufficiente privacy. Ancora, la sabbia utilizzata potrebbe non essere tra le preferite dall’animale, sia per consistenza che per eventuale profumo. Infine, l’oggetto potrebbe essere stato posizionato in un luogo di passaggio, come nei pressi di una porta oppure in un corridoio, dove quindi l’animale rimane costantemente all’erta per possibili minacce che potrebbero apparire all’improvviso. In tutti questi casi, si consiglia il supporto sia del veterinario che dell’esperto comportamentista.
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