Per prima cosa teniamo presente che: Non sempre i gatti randagi adulti si fanno adottare: per alcuni di loro la libertà non ha prezzo.
COME AVVICINARLO
Un gattino è in genere più docile, perchè non ha ancora imparato a temere l’uomo, avrà meno problemi nell’accettarvi, sarà più facile da abituare alla casa, e sarà più un gatto domestico; viceversa un esemplare adulto, anche se si abituerà alla nuova vita d’appartamento, conserverà comunque il proprio istinto selvatico. Nel caso si trattasse poi di un animale particolarmente aggressivo, potrete arrivare a gestirlo, ma, con ogni probabilità, non sarà facile stabilire un rapporto d’affetto profondo. I gatti abbandonati, che hanno, invece, già avuto a che fare con delle persone, saranno più disponibili a fare amicizia e la transizione da randagio a domestico dovrebbe risultare più semplice.
Per cominciare bisognerà cercare di avvicinare l’animale, o meglio fare in modo che esso si avvicini. Una volta individuato il posto dove il gatto sta d’abitudine, lo si aspetterà. Fin dal primo approccio sarà fondamentale fargli capire che non si ha intenzione di nuocergli in alcuna maniera, non dovrà sentirsi minacciato. Se ne avete la possibilità, stategli accanto seduti o accovacciati; compite azioni tranquille, evitando movimenti bruschi; lasciategli del cibo e fate in modo che lo mangi anche dalle vostre mani, così vi assocerà ad esso e si abituerà pian piano al vostro odore. Il gatto tornerà se trova da mangiare e capirà in fretta che siete voi ad offrirgli il pasto. Una volta che sarà diventato un frequentatore abituale del vostro cortile/giardino, potrete tentare contatti via via più ravvicinati, con cautela e gradualmente, e pensare a costruirgli un rifugio all’esterno della vostra abitazione così che sia invogliato a restare.
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