Per tre giorni la gattina Raya è rimasta nella stiva di una nave partita dal Marocco alla volta di Genova.
È stato un dipendente del porto a notarla e a decidere di adottarla.
Per tre giorni è rimasta nella stiva di una nave partita dal Marocco alla volta di Genova. È stato un dipendente del porto a notare la gattina, prima che i camion si muovessero per lo sbarco. Il passato della micia resta un mistero, ovvero come sia finita sul traghetto, ma il futuro è certo: il portuale l’ha adottata. E non è la prima volta: a casa l’aspetta Amina una gatta trovata abbandonata su una nave arrivata da Tunisi qualche anno fa. Ora il destino si ripropone e porta sempre…i baffi.
«Era tutta sporca di olio e grasso di motore perché si era nascosta dentro a un motore e così mi sembrava grigia – racconta Eugenio B. a Kodami- invece, dopo averla pulita con un asciugamano è diventata bianca! Ma era anche denutrita non avendo mangiato e bevuto per tutto quel tempo». Si chiamerà Raya: «Perchè arriva dal Marocco e in arabo significa “dissetata”. Per ma è stato amore a prima vista». Per Raya, dopo il ritrovamento, c’è stato ancora un piccolo viaggio d’affrontare fino dal veterinario e poi finalmente a casa: «Mi ha detto che ha circa due mesi e che nonostante la sua avventura è in buona salute – racconta il portuale – mi ha prescritto una cura per sverminarla e lo spray per evuntuali pulci».
La gattina, dopo un isolamentto di 15 giorni, potrà passare le giornate in compagnia di Amina, l’altro felino di Eugenio, e chissà forse ripercorrere nella loro lingua felina-marocchina l’incredibile storia che le accomuna.
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