È una opinione comune che i gatti siano creature indipendenti, autonome, poco attaccate al loro convivente umano, e che quindi soffrano meno l’allontanamento da casa: niente di più errato! Siamo abituati a pensare spesso alla questione dell’abbandono dei cani, soprattutto quando ci avviciniamo al periodo delle vacanze estive, ed è effettivamente un problema enorme che richiede un grande impegno da parte di tante associazioni,volontari, veterinari e gente comune per cercare di arginare questo fenomeno e di salvare la vita a tanti cagnolini in pericolo di abbandono, ma non si sente mai parlare di abbandono di gatti: perché?
Decine e decine di gatti adulti vengono abbandonati ogni anno, lasciati per strada o in mezzo a un bosco, nei gattili, in mezzo a colonie feline già esistenti, ecc., con la convinzione, da parte degli umani, che il gatto sia perfettamente in grado di sopravvivere “selvaggiamente” senza l’aiuto di nessuno, anzi, alcune persone sono addirittura convinte di fargli un favore “liberandolo in natura”! Vediamo allora di chiarire alcuni punti fondamentali:
Alcune convinzioni comuni di umani intenzionati a disfarsi del proprio gatto:
“è sterilizzato, gli altri gatti non lo attaccheranno!” : i gatti sterilizzati vengono attaccati molto più frequentemente dai gatti randagi perché non sono considerati competitivi nella lotta, quindi vengono solo aggrediti ed allontanati per difendere le risorse sul territorio.
“lo lascio in gattile, così gli troveranno subito un’altra famiglia!” : i gattili sono ricolmi e la maggior parte ( più dell’80% ) dei gatti ospiti rimarrà lì dentro per tutta la vita ( vita che , per altro, sarà molto più breve del previsto a causa del forte stress e del possibile contagio di malattie ), le persone adottano per lo più i cuccioli e sono pochissime le adozioni di gatti adulti, soprattutto se il micio in questione dovesse presentare qualche comprensibile problemino comportamentale dovuto allo shock dell’abbandono. Inoltre, anche se dovesse passare in gattile solo pochi giorni, potrebbe comunque riportare dei traumi psicologici o fisici in alcuni casi anche irreparabili.
“la situazione in casa è invivibile ( per questo e quest’altro motivo.. ), quindi starà molto meglio da un’altra parte che qui!” : no, starà molto meglio a casa sua dove è sempre stato, e qualunque sia il problema casalingo esistono degli esperti ( gattofili o veterinari ) in grado di trovare una soluzione. Se poi la soluzione fosse effettivamente introvabile, gli esperti vi aiuteranno a trovare una nuova famiglia adatta e organizzeranno un trasferimento giusto e il più possibile indolore per Micio, assistendo lui, voi e la nuova famiglia adottante.
“non posso farmi condizionare la vita, ogni volta che voglio partire devo rinunciare perché non posso lasciare da solo il gatto!” : questo è uno dei motivi più frequenti di abbandono, e uno dei più stupidi! In primo luogo si può chiedere ad una persona di fiducia di andare una o due volte al giorno ad occuparsi di Micio, se questo non fosse possibile si può contattare un cat sitter che per pochi soldi si occuperà di Micio in vostra assenza, se per qualche motivo anche questo non fosse fattibile esistono delle pensioni in cui si può lasciare Micio per il tempo necessario ( in questo caso, mi raccomando, accertatevi della serietà del posto, andate a visitarlo prima, controllate che i gatti non stiano rinchiusi in gabbie inadeguate e che siano rispettate tutte le norme di igiene e sicurezza! ) o potete lasciarlo a casa di una persona di vostra fiducia, e se proprio nulla di tutto ciò è realizzabile forse è veramente il caso di prendere in considerazione il fatto che avreste fatto meglio a non adottare un gatto, e in questo caso potete rivolgervi ad un esperto che vi aiuti a trovare nel modo giusto una nuova famiglia per il vostro Micio.
“i gatti hanno nove vite, vedrai che se la caverà!” : i gatti hanno una vita sola come noi, non se la caverà, sarà terrorizzato, solo, in preda al panico ed esposto a pericoli di ogni sorta.
L’abbandono non è mai una soluzione, non è neanche un’opzione da considerare, è solo un gesto di crudeltà e irresponsabilità. Se ci prendiamo il compito di condividere la nostra vita con un altro essere vivente, indipendentemente dalla specie a cui appartiene, dobbiamo assicurarci del suo benessere fisico ed emotivo: ci sono mille altre cose da fare per risolvere un problema di convivenza prima di arrivare all’abbandono!
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