Era ora dove sei stato
Confessa: sicuramente ti sei fatto questa domanda. Consideriamo i gatti come animali indipendenti in grado di autogestirsi. Quando vai al lavoro o in vacanza per qualche giorno, secondo te il tuo gatto sente la tua mancanza oppure si beffa della tua assenza?
Sicuramente hai sentito il detto “Il cane ama il suo padrone, il gatto ama la sua casa”. Secondo te, è vero?
Un amore diverso?
Di certo per i cani, che sono molto legati al padrone, è difficile sopportare la separazione da quest’ultimo. Infatti si sentono vulnerabili e abbandonati in sua assenza. Ma per i gatti domestici la situazione è decisamente più complicata. Non tutti i gatti si comportano allo stesso medo e dipende molto dalla sua adolescenza.
Per i gatti come si fa a capirlo?
Le cause dell’ansia da separazione non sono molto chiare e differiscono da gatto a gatto. Di solito è dovuta ad una mancanza di fiducia negli altri animali e negli esseri umani, così da diventare completamente dipendenti da solo uno di essi, ovvero il proprio umano. Secondo gli esperti possono esserci dei fattori genetici alla base di questo disturbo, ed infatti alcune razze, come i siamesi e i birmani, ne soffrono molto più di altre. Tra i fattori ambientali che possono scatenare l’ansia ci sono invece traumi accaduti quando i gatti erano molto piccoli come essere rimasti orfani, svezzati troppo precocemente o cresciuti in un ambiente troppo stressante. Anche la personalità può avere un ruolo.
Gli effetti dell’ansia da separazione non si hanno tanto sulla casa ma sulla salute del gatto. Le conseguenze più comuni sono anoressia (il gatto rifiuta di mangiare), urinare o defecare fuori dalla lettiera, in particolare vicino alla porta da dove il proprietario è uscito, oppure su tessuti che hanno l’odore del proprietario come le lenzuola o i vestiti lasciati esposti; vomito; pulizia compulsiva, ed infine fare le feste al padrone in maniera eccessiva quando rientra, come se non si aspettasse di rivederlo. Più raramente il comportamento aggressivo dei cani si manifesta anche nei gatti ansiosi come i graffi sulle porte in un tentativo di uscire dall’isolamento.
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