Far uscire liberamente il proprio gatto mette a rischio la biodivesità ed è contro le normative europee
I gatti minacciano l’ambiente e permettere al proprio gatto di uscire liberamente è contro le norme europee sulla protezione delle specie selvatiche.
A dirlo è uno studio appena pubblicato sul Journal of Environmental Law, che ha valutato l’effetto dei gatti domestici sulla biodiversità e ha fatto il punto sulla normativa europea , concludendo che chi fa uscire all’aria aperta il proprio gatto sta di fatto violando le norme europee sulla protezione della natura.
La notizia non piacerà agli amanti dei gatti, ma è noto da tempo che i nostri adorati amici a quattro zampe rappresentino un pericolo per la biodiversità poiché predano uccelli, topi, insetti e altri animali, ovviamente senza fare distinzioni tra specie protette e non.
In base ai dati presenti in letteratura, il gatto domestico (Felis catus) è la terza specie aliena più pericolosa a livello globale e rappresenta una minaccia per 367 specie in pericolo.
Oltre a cacciare centinaia di milioni di animali ogni anno, i gatti contribuiscono alla diffusione delle malattie e alla scomparsa dei gatti selvatici.
Un danno ecologico enorme che andrebbe affrontato con urgenza, così da poter prevenire e porre rimedio agli impatti ambientali dei gatti domestici lasciati in libertà.
Gli autori dello studio, gli avvocati Arie Trouwborst e Han Somsen dell’Università di Tilburg, hanno evidenziato come in Europa si punti a legiferare a protezione della fauna selvatica, senza porre limiti all’aumento e all’attività del gatto domestico, suo nemico numero uno: se si uccide un uccello appartenente a una specie protetta si è punibili dalla legge ma non è reato possedere dei gatti e permettere loro di uccidere un numero illimitato di volatili.
Gli autori hanno però sottolineato che le normative europee e le leggi internazionali, pur non vietando espressamente ai proprietari di gatti di far vagare liberamente all’aperto i propri animali, di fatto impongono una gestione dei gatti tale da non pregiudicare la vita di uccelli e altri animali selvatici.
Nell’articolo sono state esaminate le principali normative europee sulla conservazione della natura, in particolare la Direttiva 148 del 2009 e la Direttiva 43 del 1992 e altre leggi europee e internazionali a tutela dell’ambiente e della fauna selvatica.
Dall’analisi è emerso che chiunque possieda un gatto non dovrebbe farlo uscire di casa: chi lo fa, sta violando le normative europee e potrebbe essere punito per legge.
Se i risultati di questo studio venissero presi in considerazione, si prevederebbero tempi davvero bui per i gatti e per i loro umani: gli autori hanno infatti concluso che i danni provocati dai felini potrebbero essere contrastati punendo i proprietari che consentono ai proprio animale domestico di girovagare liberamente all’aperto e, cosa ancora più preoccupante, cacciando i gatti randagi.
Fonte: www.greenme.it