Gatta randagia si avvicina a una dog sitter e insiste per tornare a casa con lei

Non ha avuto paura né della ragazza né del cane che stava portando a passeggio. Aveva solo bisogno di attenzioni. E così è nata un’amicizia fra una gattina randagia e un dog sitter. È la storia capitata a Kiara, una ragazza che vive in Florida, che era a spasso con uno dei cani del suo quartiere a Orlando quando ha notato un piccolo essere peloso che le correva incontro: una gattina che non aveva nessuna paura del grosso cane e chiedeva disperatamente attenzione.

«La sua pelliccia era sporca di olio e grasso ed era coperta di pulci – racconta Kiara -. Quando alla fine della mia passeggiata ho riportato a casa sua il cane, sono tornata nel punto in cui l’avevo vista e l’ho ritrovata». Kiara ha chiesto a un vicino di casa se la micia appartenesse a qualcuno della zona, ma si è scoperto che la gattina vagava per le strade da quando era nata. Molte persone l’avevano vista senza degnarla di uno sguardo e nessuno l’aveva mai reclamata.

«Per tutto il tempo, mentre la donna continuava a raccontarmi la sua storia e io tenevo la piccola fra le braccia con lei che mi faceva le fusa, ero già consapevole che sarebbe stata mia» ha detto Kiara che ha deciso di chiamare la sua nuova amica Hope.

La ragazza ha coinvolto il suo fidanzato, Chris, e sono andati al negozio per animali per prendere tutto il necessario per il nuovo membro della famiglia. Le hanno fatto un bel bagnetto e l’acqua è subito diventata marrone rossastro. «Non dimenticherò mai la prima volta che ha impastato e si è messa comoda nel suo letto: probabilmente era il primo luogo sicuro che avesse mai avuto: ora aveva una fonte affidabile di cibo, amore, conforto e giocattoli» racconta Kiara.

La piccola Hope era esausta, disidratata e affamata dopo mesi di vita nelle strade. Quella notte, si è riempita la pancia e ha fatto un lungo pisolino nel suo nuovo letto, recuperando il sonno perduto. A circa tre mesi e mezzo, Hope pesava solo 1,3 Kg. Nonostante fosse sottopeso, la gattina era sempre di buon umore e continuava a fare delle adorabili piccole fusa.

«È stata una brava ragazza sin dall’inizio e l’abbiamo subito adorata, mangiava come un porcellino e lo fa ancora – ha aggiunto Kiara -. Hope era così felice di avere qualcuno che voleva coccolarla e amarla, per la prima volta conosceva l’amore ed era evidente».

Ora Hope è diventata più grande, più forte e la sua pelliccia è molto più lucida dal giorno in cui è stata salvata. «Ora che ha quasi cinque mesi e mezzo, è diventata una gatta molto sana, felice ed estremamente giocosa. L’ho chiamata Hope perché quella minuscola gattina, nonostante tutto quello che aveva passato, si è avvicinata a me: Hope mi ha trovato, e ringrazio Dio ogni giorno per questo».

Fonte: www.lastampa.it

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