Gatti in versi, mici 007 e fini pensatori da divano

Everteen. Un tour di letture con un poker di libri

intorno alla «gattitudine»,

Illustrazione Alessandro Sana

La «gattitudine» è un atteggiamento verso la vita, un modo eccentrico di leggere le cose che accadono (con spunti magici), una prospettiva di sguardo che parte da un divano immacolato per vagare fra gli umani alle prese con stranissime abitudini. Così, seguendo le orme e i pensieri dei felini domestici, si incontrano libri come quel Poesia con fusa di Chiara Carminati e Alessandro Sanna (Lapis, pp. 64, euro 15), albo molto raffinato – sia per i disegni sia per la narrazione che procede per taches impressioniste – che interpreta i comportamenti dei mici mettendoli in versi vaporosi e divertenti.

C’è la nuvola grigia sul letto («non è affatto leggerina come i semi del soffione /anzi pesa così tanto da affondare nel piumone») e la gatta del pianista, capace di perdono quando il padrone suona, pur se quando accorda sembra sorda. Infine, gli autori convengono nel segnalare tre cose speciali che non smettono mai di stupire: i cuscinetti rosa, «arcipelaghi nel pelo» delle zampe, le fusa che «filano felicità», gli artigli, «cinque uncini come topi curiosi dentro e fuori».

Chi fosse più interessato a un felino avventuroso, può invece inserire nella sua libreria 00 gatto, si vive solol sette volte di Kerstin Fielstedde (Emons, traduzione di Simone Buttazzi, pp. 265, euro 14). Un thriller della collana «gialli tedeschi» in cui Indy è un agente segreto in pericolo e gli Icats – gli 007 animaleschi – si incaponiscono questa volta nel salvare animali torturati e prigionieri nella città sospesa comandata dalla temibile sacerdotessa Giogatta.

Sempre dalla Germania, arriva la scrittrice e illustratrice Jutta Bauer con il suo Opinioni di un gatto (Feltrinelli, traduzione Anna Patrucco Becchi, pp. 64, euro 13). Il protagonista è Liam, un gattone a strisce rosso, ex vagabondo che viene adottato dalla signora B. Lui osserva il mondo intorno e la quotidianità della sua «umana di riferimento», compilando nel frattempo una specie di abbecedario, un dizionario di azioni, cacce agli scriccioli, sogni, relazioni affettive e riflessioni sulle altre specie a portata di mano, soprattutto sul carattere degli «accarezzatori».

Infine, per i più piccoli, c’è l’albo Ollie e il gattino sperduto di Nicola Killen (Nord Sud edizioni, pp. 32 euro 12,90 ). È la storia di una crescita improvvisa, una assunzione di responsabilità (per un bambino) che passa per un ritrovamento, una perdita e un nuovo assetto esistenziale. Il tutto con due compagni di giochi come il gatto Zucca e il cucciolo orfano, che poi tanto orfano non è e va riportato sulla strada di casa.

Fonte: ilmanifesto.it