Gatti – particolarità…

Il termine “gatto” deriva dal latino “catus”: è un mammifero carnivoro fra i più amati dall’uomo e il più diffuso al mondo. Si contano circa cinquanta differenti razze di gatto, un numero davvero elevato che fa capire le diversità che possono esserci tra un esemplare e l’altro. Molto territoriale e crepuscolare (è maggiormente attivo di sera e di notte), è un animale domestico che ha mantenuto, però, una certa indipendenza. Andiamo a conoscerlo meglio vedendo qualche cenno di anatomia, il comportamento, le principali razze di gatti e malattie.

Classificazione scientifica

Questa è la classificazione scientifica del gatto che, nella nomenclatura binomiale, è noto come Felis silvestris catus:

Alimentazione

Il gatto è un animale carnivoro stretto. La sua alimentazione deve essere maggiormente ricca di proteine di alto valore biologico rispetto al cane. Particolare attenzione va posta alla presenza di taurina: la sua carenza provoca una forma di miocardiopatia dilatativa.

Ciò non significa, tuttavia, che non mangi cereali, verdura e frutta, anzi, questi elementi risultano essenziali per il fabbisogno giornaliero. Felix non disdegna nemmeno l’erba, utile a permettere una migliore digestione. Certo, va detto che il nostro micio può sembrare piuttosto selettivo nei confronti del cibo: non tutti infatti apprezzano il cibo in scatola, ma amano alimenti crudi o cotti preparati dal padrone.

E no, il gatto non può fare un’alimentazione vegana o vegetariana: essendo un carnivoro stretto, ha bisogno delle proteine animali come fonte di sostentamento. Se vuoi un animale vegano o vegetariano, meglio optare per un coniglio o una cavia.

Alimenti vietati al gatto

Ci sono alcuni cibi che il gatto non dovrebbe mai mangiare:

Addomesticazione

La relazione tra uomo e gatto è iniziata, secondo alcuni studi, già 7.000 anni fa (o persino prima, in concomitanza con la nascita dell’agricoltura). Questo rapporto è poi cresciuto fino a raggiungere la divinazione del felino nell’Antico Egitto. Oggi il gatto è tra gli animali domestici più comuni, tuttavia mantiene alcuni comportamenti selvatici, come ad esempio l’istinto alla caccia.

Comportamento e comunicazione

Il gatto è sicuramente più schivo rispetto ad altri animali domestici (come il cane): ciò è dovuto al suo forte senso di territorialità. Nonostante questo, è un gran comunicatore e il rapporto che ha stretto con l’uomo si basa sul rispetto reciproco. Il felino “parla” attraverso le espressioni del muso e con la coda, con le fusa, ma anche con soffi ringhi, se in fase di attacco. Il verso dell’animale è detto miagolio. Ci sono razze di gatto come il Siamese che tendono a vocalizzare parecchio.

Tra le abitudini del gatto c’è sicuramente la pulizia: ogni giorno si lava il pelo con la lingua, così da mantenerne il potere isolante. Ciò comporta l’ingestione di diversi peli ed è per questo che, spesso, Felix vomita i cosiddetti bezoari, cioè palle di pelo. Tra le attività preferite dai mici c’è il sonno: questi animali infatti dormono fino a 18 ore al giorno.

È un animale molto territoriale. Tende a marcare il suo territorio tramite ferormoni, rilasciati sugli oggetti (incluse le persone) strofinando il muso e il mento, presenti nelle ghiandole delle zampe o tramite marcature urinarie.

I gatti non formano branchi come i cani, ma più che altro colonie dove diversi gatti condividono il medesimo territorio suddividendosi spazi e risorse, creando precise strutture sociali.

Etogramma del gatto

Con il termine di etogramma si intende l’insieme dei comportamenti tipici e innati di una specie. Questi sono i più comuni comportamenti presenti nell’etogramma normale di un gatto:

Alcuni comportamenti normali del gatto possono dar fastidio ai proprietari che, spesso, li scambiano per problemi comportamentali. In realtà sono solo  comportamenti indesiderati, cioè comportamenti che per il micio sono normali, ma che a noi creano disagio.

Fonte: www.greenstyle.it

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