Gattini adorabili e tante fusa.
Le virtù terapeutiche del gatto sono ben note in Oriente. In occidente, è Jean-Yves Gauchet, veterinario a Tolosa, che rivendica la paternità della «ronron-terapia». «Quando l’organismo lotta contro situazioni difficili come stress, insonnia o ansia, il gatto che fa le fusa emette vibrazioni sonore con effetti distensivi e tranquillizzanti» ha spiegato Gauchet a Le Monde. Le fusa, il ronron a 20-50 hertz, trasmetterebbero allora al cervello umano «pensieri positivi e di benessere». Praticamente una medicina senza effetti collaterali (allergie o traumi da graffio a parte, naturalmente). Gauchet ha spinto i suoi studi fino ad analizzare l’effetto delle fusa sull’organismo: «il ronron – ha scritto – è recepito dal cervello attraverso l’ippocampo e l’amigdala. Il rumore provoca allora una produzione di serotonina, l’ormone della felicità, che influisce sulla qualità del sonno e dell’umore».