Tricche, il gatto a sei zampe: con un’operazione è stato liberato dal suo “gemello”
A un certo punto spuntò lui da un cumulo di macerie. Un micetto bianco e nero, all’apparenza come tanti. È bastato avvicinarsi un po’ per scoprire che quel piccolo randagio aveva qualcosa di davvero strano: sei zampe. Le due in più sono quelle del suo gemello, nato (solo in parte) all’interno del corpo di Tricche, così come è stato battezzato dalla donna 86enne che lo ha ritrovato nelle campagne di Scansano, in Provincia di Grosseto.
Il micio ha circa 4 mesi. L’anziana lo ha catturato con un asciugamano ed è andata di corsa dal veterinario del paese, Graziano Corridori. È stato lui a chiedere aiuto alla clinica Grosseto Nord per questo caso davvero raro. Dopo accertamenti, ecografie, tac (fatta alla clinica veterinaria Valdinevole, a Monsummano Terme), i medici si sono resi conto che aveva un mezzo gemello che viveva dall’addome in giù.
«Era un gemello a ypsilon, un parassita del suo corpo – spiega Claudio Marioni, il veterinario che ha operato Tricche, co-titolare della clinica – Aveva un solo bacino ma due femori e due tibie in più. Il corpo del gatto aveva due pancreas, due vesciche, due genitali e due ani, di cui uno non funzionante da cui comunque perdeva feci». Dall’ileo, infatti, l’intestino si duplicava a T generando due apparati identici.