Gatto che morde

Gatto che morde

La gestione di un gatto che morde può rivelarsi un problema; perché il gatto morde, proprio quando non ce lo aspettiamo, cioè mentre lo stiamo accarezzando dolcemente? Le prime volte che ci capita, possiamo rimanerne stupiti e persino anche mortificati dal momento che in genere ciò accade proprio in un’occasione in cui stavamo facendo delle coccole al nostro amico felino.

Cominciamo con il dire che, di norma, i gatti non aggrediscono le persone, sempre che, ovviamente non vengano provocati. Sono molti però i possessori di gatti che si lamentano di essere stati morsi dal loro micio mentre lo stavano accarezzando, un’evenienza che è decisamente più frequente di quanto non si sia portati a immaginare.

Uno studio relativamente recente ha mostrato che ogni anno, negli Stati Uniti, sono circa un milione i proprietari che vengono morsi dal loro gatto. Nei Paesi di lingua anglosassone questo comportamento è stato pittorescamente definito “Petting and Biting Syndrome” ovvero sindrome della carezza e del morso. Da notare come la reazione del gatto in queste occasioni è molto spesso quella di mordere e non di graffiare.

Gatto che morde – Cause

La maggior degli esperti i autori ritiene che quando il gatto morde in occasione della carezza lo faccia per una reazione da considerarsi naturale, di difesa. È per noi abbastanza difficile comprendere il perché il nostro amico si senta minacciato da un gesto che nelle nostre intenzioni è solo di affetto, fatto sta che il gatto, in quel momento, ha la sensazione di trovarsi in trappola.

I vari studi effettuati fino a questo momento tendono a distinguere i gatti in due grandi categorie, quella dei “caldi” e quella dei “freddi”; i primi sono tendenzialmente meglio disposti al contatto ravvicinato e prolungato con gli esseri umani, mentre i secondi, pur non disdegnando in assoluto i gesti affettuosi, vogliono decidere liberamente quanto a lungo vogliono essere accarezzati e coccolati; l’indulgere troppo a lungo nelle coccole li porta a reagire graffiando e, più frequentemente, mordendo.

A prescindere dalla tipologia comunque, è consigliabile accarezzare e toccare i gatti fin dai primi momenti della loro convivenza con noi abituandoli progressivamente al contatto con gli esseri umani; gli esperti ritengono che ciò è di notevole aiuto nel ridurre la loro aggressività da adulti.

Una minoranza di esperti invece ritiene invece che alle origini della reazione aggressiva del gatto che morde alle coccole prolungate sia da riferirsi al rapporto che il nostro amico aveva con la madre; secondo questi studiosi, quando il gatto si trova rilassato fra le braccia del suo amico umano e viene coccolato vive una sorta di “regressione psichica” e torna a sentirsi un cucciolo coccolato dalla propria madre; nel momento in cui esce da questo stato di regressione capisce che chi lo sta accarezzando non è la sua mamma e, istintivamente, si difende mordendo e graffiando; secondo questa ipotesi quindi, il gatto non fa altro che difendersi da colui che, in quel momento, gli appare semplicemente come un estraneo che potrebbe avere cattive intenzioni.

Altri ipotizzano che la reazione dei gatti alle carezze potrebbe essere in parte alla zona del corpo che viene toccata; alcune parti del corpo, infatti, come il collo e la pancia sono più sensibili di altre e potrebbero scatenare la sua aggressività.

Perché il gatto morde quando lo accarezzo?

Coloro che hanno sperimentato più volte la reazione aggressiva del gatto devono cercare di aumentare la loro soglia di tolleranza al contatto con noi e, in generale, al contatto con gli esseri umani. Per farlo è opportuno avere un approccio graduale; si può iniziare evitando di prenderlo in braccio e limitarsi ad accarezzarlo; con il passare del tempo si potrà provare a prenderlo in braccio per breve tempo evitando sempre di trattenerlo se ci rendiamo conto che la cosa non gli è gradita; volerlo tenere in grembo per forza non farebbe altro che acuire la cattiva sensazione di sentirsi intrappolato e quindi, dal loro punto di vista, aggredito.

Con il passare del tempo, il nostro amico si abituerà a contatti più frequenti e più lunghi e molto più difficilmente avrà reazioni aggressive nei nostri confronti. Alcuni consigliano di interrompere le coccole quando ancora si rendono conto che il loro micio non ne ha avute abbastanza; ciò, pian piano, dovrebbe rompere il loro muro di diffidenza. Può essere d’aiuto, una volta terminate le coccole e le carezze, premiare il nostro amico con uno dei suoi cibi preferiti; ciò gli farà memorizzare piacevolmente i momenti di tenerezza nel nostro grembo.

Prevenire il morso

Generalmente il gatto che morde, prima di farlo, manda alcuni segnali di avvertimento che la sua pazienza sta per terminare. Se si nota che ci sta fissando in modo intenso, che sta agitando la coda in modo nervoso, che tende a socchiudere gli occhi, che ha le orecchie tirate indietro, che si lamenta, che il corpo è in tensione e che accenna il morso, è il momento di distaccarsene prima che egli reagisca malamente. Non si deve attendere che questi segnali siano tutti contemporaneamente presenti; non appena se ne nota uno, è decisamente consigliabile lasciar andar via il nostro amico.

Se si viene morsi

Se, nonostante le varie precauzioni, si viene morsi è bene evitare punizioni di qualsiasi genere; una reazione punitiva da parte nostra non farebbe altro che aumentare la sua diffidenza verso di noi e quindi la sua disponibilità.

Per quanto possa sembrare difficile, se il gatto ci morde non bisogna tirar via la mano mentre lui l’addenta, ci procurerebbe soltanto un dolore maggiore; è invece restare rilassati e, non appena il micio allenta la presa, allontanarla dalla sua bocca.

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