No, non è una posa sfortunata. Una di quelle foto che vengono scattate proprio mentre state per starnutire. Zimes è così: ha la lingua sporgente e la stessa espressione facciale qualunque cosa faccia. Anche se, a dir la verità, non lo è sempre stato. Il suo muso racconta una storia di abusi. Quando aveva appena quattro settimane di vita è stato volontariamente «dato in pasto» ad un cane. Un ragazzo, per suo divertimento, lo voleva addestrare ad uccidere, aizzandolo, torturandolo, e a sua volta istigandolo a torturate e uccidere piccoli gatti randagi.
Al contrario dei suoi fratelli, Zimes non è morto, ma è rimasto permanentemente sfigurato. E’ stato soccorso da una passante e la sua vita è definitamente cambiata quando è arrivata Margot Tamar Riemer, ragazza israeliana con la fibrosi cistica e un triste passato di abusi. Lei stessa ha detto di capire cosa si prova a «essere considerati diversi» e i due sono diventati inseparabili compagni di «questo meraviglioso viaggio chiamato vita». Quando Margot ha visto per la prima volta Zimes in foto, le sue condizioni erano strazianti. «Alcune persone hanno commentato il post dicendo che era disgustoso». Ma aveva solo bisogno di tempo e di una persona amorevole che si sarebbe presa cura di lui durante la lunga convalescenza.
«Quell’attacco non è stato un incidente. Una persona ha addestrato il suo cane a uccidere i gatti randagi per divertimento. La scena che si è trovata davanti la ragazza che lo ha salvato era come un film horror, con parti di corpo lacerate e gatti morti tutt’intorno. Non riesco davvero a immaginare come qualcuno possa fare qualcosa di così orribile».
Ad appena un mese di vita, Zimes è stato sottoposto a una serie di interventi chirurgici. La sua mascella distrutta, però, non tornerà mai come prima. Ecco perché avrà per sempre la lingua a penzoloni. «Per me è solo più carino! Zimes ha un carattere straordinario: ama tutti, lascia che tutti lo abbraccino e lo adorino. E io provo a prendere quotidianamente il buon esempio da lui».
Fonte: LaZampa
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