Spesso i bambini sono i primi a volere un gatto, ma una volta arrivato in casa sono i più grandi a doverlo gestire nella quotidianità. Al fine di favorire lo sviluppo del senso di responsabilità nel bambino, potenziarne la pazienza e l’autostima sarà necessario dividersi i compiti. I genitori devono quindi aiutare i bambini a comprendere e rispettare le necessità di Micio come, per esempio, non disturbare l’animale mentre mangia o dorme oppure capire quando ha fame oppure ancora sapere quando cambiare la lettiera.
Come coinvolgere quindi i più piccoli nelle cure giornaliere del gatto? A seconda della fascia di età, i più piccoli di casa potranno entrare nella routine quotidiana in questo modo.
Da zero a 3 anni il bambino dovrà essere abituato al rispetto per l’animale poiché in questo periodo non riesce a capire la differenza tra gatto e giocattolo.
Dai 3 e i 6 anni, con la supervisione di un adulto, il bambino può cominciare a:
Tra i 6 e i 10 anni il piccolo dovrà consolidare i compiti visti in precedenza e potrà aggiungere qualcos’altro come raccogliere i giocattoli di Micio o assistere l’adulto per la pulizia della lettera o quando spazzola il pelo del caro amico a quattro zampe.
Dai 10 anni in su, secondo gli esperti, i bambini possono avere maggiore responsabilità e quindi farsi carico delle cure del micio dandogli da mangiare, pulendo la lettiera e spazzolandolo.
Cos’altro possono fare i genitori nella relazione gatto-bambino oltre ad assegnare piccole mansioni?
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