Ad accoglierla a casa sua è stata Mary Chromek, una volontaria del Friends of Rescue, che appena a saputo del suo arrivo si è precipitata in rifugio per andare ad aiutarla.
Il cucciolo aveva un occhietto appena aperto e l’altro incrostato a causa di una infezione. Ed era decisamente sotto misura: «Aveva appena le dimensioni di un neonato, quindi abbiamo deciso di darle un nome appropriato alla situazione: Hope». Nonostante le poppate e le attenzioni continue, Hope aveva problemi a crescere. «A tre settimane di vita pesava appena 160 grammi, che è il peso di cucciolo di circa dieci giorni. A cinque sfiorava i 190» ma «ha iniziato a mostrare i sintomi di una forte coccidiosi, a causa di un brutto ceppo di parassiti intestinali», il che ha aggravato la situazione.
Hope perse completamente l’appetito, doveva essere idratata forzatamente perché era troppo debole per fare ogni cosa. Ci sono stati giorni in cui Mary ha pensato che la piccola gattina non avrebbe superato la notte. Ma si è rifiutata di arrendersi.
Oggi Hope ha riconquistato la salute, ma non il peso e le dimensioni della sua età. «Non è in ritardo sullo sviluppo fisico, ma è decisamente più piccola del normale… sembra quasi un criceto». Vicino al suo grande orsacchiotto di peluche si perde, ma «ha un carattere e una forza che sono dieci volte la sua taglia».
Inutile dire che Mary se ne è innamorata dal primo momento: «Quando l’ho vista lottare per superare tutti gli ostacoli che le si sono presentati davanti ho capito che avrei avuto bisogno di lei nella vita come esempio. Mi ha dato una grande speranza», degna del suo nome.
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