Eppure, nonostante tutto, continuava a fare le fusa e a impastare la calda coperta rosa in cui era stata avvolta. «Non si è neanche lamentata quando le sue zampe sono state esaminate, come se sapesse che finalmente stava ricevendo l’aiuto di cui aveva bisogno», racconta Kelley Peters di The Kitty Krusade , che si è presa cura di lei dal primo momento.
Non si sa a cosa siano dovute le fratture, se a una brutta caduta o a un investimento. Ma non tutto era perduto: nonostante non fosse facile, la gatta avrebbe potuto recuperare la mobilità. Ma si sarebbe dovuta sottoporre «con un delicato intervento chirurgico».
La piccola Sophie è stata messa sotto antidolorifici, antibiotici e steroidi e ha iniziato a seguire una dieta speciale per recuperare tutte le forze di cui aveva bisogno prima di andare sotto i ferri. E fortunatamente è andato tutto per il meglio.
E’ bastato pochissimo tempo per notare dei cambiamenti. Appena si è svegliata dall’anestesia ha iniziato ad «allungare le zampe posteriori», mostrando subito «un recupero della sensibilità». Per rafforzare la zampe ha dovuto fare esercizio tutti i giorni, con l’aiuto di una fascia che la sorreggeva quando non riusciva più a stare in piedi da sola.
Con i suoi piccoli successi, ha reso tutti molto orgogliosi. «Abbiamo fatto terapia tutti i giorni, con diversi esercizi grazie a cui ha reimparato a camminare, saltare e a muoversi come un qualsiasi altro micio». In sei settimane «ha fatto i suoi primi passi da sola». E dopo altre quattro era un gattino nuovo, in grado di «correre veloce per tutta la stanza come se niente fosse». Sophie «Non si è mai arresa davanti alle difficoltà». E oggi la frattura è solo un brutto ricordo.
Fonte: LaZampa
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