Un gatto è rimasto incastrato in una tagliola piazzata da un bracconiere a Torriglia.
La zampa gli è stata amputata fino alla spalla dai veterinari di una clinica di Busalla, nell’entroterra di Genova.
Il micio sta imparando a cavarsela con le tre zampe che gli sono rimaste. Una, dilaniata dalla tagliola, gli è stata amputata fino alla spalla dai veterinari di una clinica di Busalla, nell’entroterra di Genova. L’episodio risale a lunedì 28 febbraio quando la Croce Gialla soccorso animali è stata allertata per un gatto finito in una trappola piazzata da un bracconiere a Torriglia.
Il suo pet mate gli è rimasto accanto quasi un’ora, mentre il felino disperato si dimenava per liberarsi dall’atroce morsa. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione locale che hanno avviato un’indagine: due giorni dopo il 70enne italiano, proprietario del terreno, è stato denunciato e dovrà rispondere del reato di maltrattamenti di animali. Oltre alla denuncia, il cacciatore ha pagato una multa di 200 euro e si è visto ritirare il porto d’armi.
«Troppo poco per aver messo vicino al centro abitato una trappola di acciaio con relativa esca», commenta la persona di riferimento del gatto che preferisce ancora rimanere anonima ma che ha parlato a Kodami. L’operazione in chirurgia d’emergenza, invece, è costata 500 euro e alla notizia in paese è scattata la gara di solidarietà per aiutare la famiglia a sostenere la spesa in questo momento economicamente difficile.
I Carabinieri hanno anche ricordato agli abitanti – tra cui anziani contadini e cacciatori – l’obbligo a non ricorrere a trappole e bocconi avvelenati con l’intenzione di impedire a qualche animale selvatico di infastidire galline e conigli o di danneggiare gli orti. E con il pericolo conseguente di far del male a cani, gatti e persone. Intanto, il micio ci ha rimesso una zampa, l’anteriore destra. Ci vorranno quattro settimane prima che riprenda completamente le forze, diversi controlli dal veterinario e poi un lungo periodo di adattamento alla sua vita da tripode.
articolo di Annissa Defilippi
fonte: www.kodami.it
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