l gatto – nato con le zampe posteriori in posizione non fisiologica – è stato chiamato con il nome della celebre etoile della Scala perché, spiegano dal canile romagnolo, la sua postura e mobilità hanno subito ricordato dei passi di danza: «Gli animali – spiegano dal canile Stefano Cerni – vivono tranquillamente le loro disabilità anzi, spesso per compensazione affinano gli altri sensi, la loro capacità di adattamento ci lascia sempre stupefatti, Bolle è un micio perfetto, nonostante il suo limite fisico è un micio felice, simpaticissimo e i suoi volteggi ne fanno davvero un ballerino».
Operato grazie alla generosità di tanti riminesi venuti a conoscenza della vicenda e ai fondi raccolti dalla struttura con la festa ’Una zampa per Bolle’ organizzata lo scorso gennaio, il gattino abbandonato è stato ora adottato dalle due dottoresse che si sono occupate della sua riabilitazione, non ancora conclusa, necessaria dopo due operazioni chirurgiche.
Fonte: LaStampa
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