“Ho perso mio figlio, un gattino sordo mi ha riportata alla vita”
Nel momento più difficile della sua vita la fotografa americana Jennifer Moore ha incontrato il suo amico e la sua roccia, il gattino sordo Mikey. E’ stata lei stessa a raccontarlo, con toccanti parole e altrettanto vividissime immagini, nei giorni scorsi sul web. Una goccia di puro amore nel mare di internet, per questo vogliamo raccontarla. Jennifer aspettava un bambino, la più grande gioia della sua vita. Un giorno però i medici le dissero che avrebbe dovuto partorire prima del previsto e che il suo piccolo non sarebbe sopravvissuto al parto. Ascoltò il battito cardiaco del suo bambino attraverso il monitor per tutta la notte e il giorno dopo gli disse addio.
Arrivata a casa, Jennifer era distrutta. La prima cosa che fece, fu andare nella stanza che aveva preparato con amore per suo figlio. Uno sguardo alla culla e Jennifer scoppiò in dolorose lacrime. Poi, qualche istante dopo, guardò ancora enotò un gattino tutto bianco che dormiva accoccolato proprio dentro la culla.Qualche giorno prima la sua gatta aveva avuto quattro cuccioli e questo piccino, Mikey, era nato sordo. Lo sollevò e lo prese in braccio. Il gattino non oppose resistenza e Jennifer lo portò con sé nella sua stanza. Si misero sul letto insieme e Jennifer riprese a piangere disperatamente, come mai nella sua vita. Poi si addormentò, esausta, con Mikey vicino. Quando si svegliò il cucciolo era ancora lì con lei. Leccava le sue lacrime e Jennifer, quella notte, la più lunga e difficile della sua esistenza, non si sentì sola. «Da allora – racconta – Mikey mi ha seguita ogni giorno. Nel momento più difficile della mia vita ho incontrato un amico che sarebbe diventato la mia roccia». E dall’amicizia con Mikey è nata anche la passione per la fotografia. «Sono diventata una fotografa grazie al bel musetto di Mikey, affascinata dal suo cuore che pulsa amore e determinata a trasmettere questo sentimento attraverso le mie fotografie».
Dal canto suo, Mikey ha senz’altro trovato in Jennifer un’amica preziosa, in grado di vedere oltre la sua disabilità. «Quando lo guardo – prosegue la Moore – non vedo un animale domestico. Quello che vedo è questa bella anima che ha scelto di essere mio amico quando ne avevo veramente bisogno». Dopo anni passati insieme l’amore è invariato. «Oggi Mikey ha dodici anni, è diventato parte di ciò che sono. Il dolore non è passato ma ora nelle nostre vite è entrata un po di gioia»