La loro proverbiale agilità, lo sprezzo per il pericolo, la facilità di cadere sempre in piedi e quel pizzico di mistero, che da sempre li caratterizza, hanno fatto ritenere ai più che i gatti abbiano tante vite da poter utilizzare alla bisogna. Sul fatto che i gatti abbiano più di una “vita” ormai non ci sono più dubbi. Eminenti gattofili si sono pronunciati in merito e la sentenza è stata unanime: “I gatti hanno sette vite!”. “No, scusate ma non erano nove?”, “Io ricordavo sette” “No, Nove!” “mmm… Ti sbagli, solo SETTE!”. In realtà, sul punto in questione, la sentenza non è poi stata così unanime.
Dopo numerose ricerche siamo giunti alla soluzione che dipana questa ingarbugliata matassa. I gatti hanno 7 vite in Italia (e in molti altri paesi), mentre ne hanno 9 nei paesi anglosassoni. Cosa hanno di diverso un gatto che vive in Italia e uno che vive in Inghilterra? Assolutamente nulla! Allora perché in Italia si dice che i gatti hanno solo sette vite? Sono più sfortunati dei nostri a-mici di lingua inglese? Nient’affatto!
Probabilmente i modi di dire dipendono dalle diverse speranze di vita degli umani italiani rispetto a quelli inglesi. Si sa, gli umani tendono ad utilizzare loro stessi come metri di paragone. Quindi tra le sette vite italiane e le nove anglosassoni, in base a questa teoria, non ci dovrebbero essere differenze. I gatti vivono in media gli stessi anni sia in Italia che in Inghilterra… e quando muoiono è sempre una tragedia.
Alcune fonti dicono: Praticamente da noi è definito che i gatti abbiano 7 vite perché tanto tempo fa il numero 7 era considerato perfetto proprio come i gatti, mentre tipo in California, sempre tanto tempo fa, il 3 era considerato il numero perfetto, quindi i californiani hanno fatto 3×3=9 che era il numero stra-perfetto…
E se in realtà i gatti avessero 8 vite? 🤔
Fonte: www.amoremiao.it
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