I gatti prevedono i disastri, soffrono al posto nostro e fanno la spia. Lo rivela un libro
È uscito un libro, secondo il quale i gatti e i cani sarebbero in grado di percepire, in anticipo, le emozioni e gli stati d’animo delle persone.
L’autore del libro arriva a chiedersi se il gatto non sia dotato di poteri metapsichici, riferibili quindi alla predittività e alla chiaroveggenza. E la risposta finale è «Sì».
Rupert Sheldrake, biologo della Cambridge University, racconta nella sua ultima pubblicazione («Freeing the Spirit of Enquiry») una serie di storie che fanno sinceramente riflettere sulle capacità «parapsichiche» dei gatti, cosa che non sorprenderà più di tanto chi li possiede.
Racconta l’autore di una sua vicina vedova che aveva un figlio marinaio al quale non piaceva farle sapere quando sarebbe arrivato a casa perché voleva evitare che si preoccupasse di fronte a un eventuale ritardo.
Ma sua madre lo sapeva ugualmente, grazie al gatto di casa che era molto affezionato al giovane marinaio. Così, un paio d’ore prima che lui rientrasse, il micio si metteva seduto sullo zerbino e cominciava a miagolare in un modo particolare, proprio come se avesse un sesto senso che lo avvertiva del fatto che stava arrivando.
Il gatto non ha mai sbagliato, tanto che la madre poteva rassettare la camera del figlio e preparargli da mangiare, certa che in un paio d’ore avrebbe suonato il campanello.
Nell’esperienza dell’autore, e soprattutto nel suo database che conta oltre 5000 casi, alcuni animali sembrano percepire l’esatto momento in cui i loro proprietari hanno avuto un serio incidente o sono addirittura deceduti in posti lontani.
Sheldrake ha documentato 177 casi di cani e 62 di gatti che apparentemente rispondevano alla morte o alla grave sofferenza di un proprietario lontano, ululando o miagolando in modo straziante.
«Va da sé – scrive l’autore – che questi poteri metapsichici degli animali possono essere di enorme importanza per l’uomo nel predire catastrofi naturali, quali terremoti e tsunami e posso dire di essere sorpreso e anche un po’ indignato, di fronte allo scetticismo dei colleghi occidentali che lavorano in campo scientifico. In Oriente sono di mentalità più aperta. D’altronde, io sono un biologo e ho speso la mia intera vita di scienziato a studiare questi fenomeni che non sono certo fesserie».
Sheldrake sostiene che il 50% dei cani e il 30% dei gatti è in grado di percepire in anticipo l’arrivo di un membro della famiglia e quest’affermazione deriva da un’inchiesta durata anni presso i vicini di casa.
Molti gatti, scrive Sheldrake, si nascondono stranamente quando si tratta di andare dal veterinario. Confermo clamorosamente in pieno e mi ci gioco la laurea. La mattina fissata per l’intervento non è la prima volta che chiama il padrone del gatto: «Dottore, mi spiace ma è sparito» oppure «Guardi è al centro del letto e non lo si lascia prendere».
Credeteci o no, ma è vero, come i moccoli per avere allestito la sala operatoria e il personale inutilmente.
Avrei anch’io mille storie a questo proposito ma ne basti una. Anni fa io e mia moglie andavamo a mangiare dai miei suoceri, di tanto in tanto, e qualche volta portammo il nostro amato gatto Pinky che non ne voleva sapere (ai gatti piace la loro casa). Dopo qualche tempo, la mattina che si decideva di andare a pranzo da loro, Pinky si portava sotto il letto, esattamente al centro, in postazione inattaccabile. Se si decideva per il ristorante, Pinky se la dormiva beato sul letto.
Mentre scrivo la Lulù è immobile, seduta di fianco al monitor e mi fissa intensamente. Giuro che mi aspetto parli e mi dica: «Ma ci voleva questo Sheldrake per capirla?».
LIbro: I poteri straordinari degli animali. di Rupert Sheldrake (Biologo)