I sensi del gatto
Come ogni felino che si rispetti, il gatto si caratterizza per l’acume dei suoi sensi, che sono molto raffinati ed estremamente sensibili.
L’olfatto
Meno sviluppato di quello del cane, l’olfatto del gatto è comunque infallibile! Il micio, infatti, può fare affidamento sulle proprie ghiandole sensoriali (ne ha sparse per tutto il corpo) nelle situazioni più varie: all’ora dei pasti il cibo viene annusato prima di essere assaggiato; durante le sue passeggiate marca il territorio con impronte odorose per non smarrire la strada; così come marca il territorio affettivo quando accarezza con il muso le nostre gambe. L’olfatto è per il gatto una fonte importante di informazioni, allo stesso modo del tatto. Il senso del tatto, infatti, è molto sviluppato, e il gatto lo usa sia per conoscere gli oggetti che per orientarsi al buio. Gli organi in cui risiede sono principalmente due: le zampe, fornite di morbidi cuscinetti che devono toccare l’oggetto per poterlo conoscere, e levibrisse, ovvero i baffi che si trovano sul muso e sulle sopracciglia dell’animale e cheraccolgono informazioni su persone, oggetti, altri animali prima che questi sfiorino il suo corpo.
La vista
Anche la vista del gatto è eccezionale! I suoi occhi possiedono molte più cellule fotosensibili rispetto all’occhio umano, e questo fa sì che riescano ad adattarsi meglio all’oscurità, sfruttando anche i riflessi di luce più deboli (alla luce del sole la pupilla diventa lunga e simile ad una fessura, mentre al buio diventa rotonda e grande).
Attraverso una vista così sviluppata, il gatto riesce a valutare all’istante distanza e grandezza dell’oggetto che gli interessa, e gli eventuali ostacoli per raggiungerlo. Limpidi e puri, gli occhi del gatto non sono soltanto uno strumento di caccia e di indagine, ma sono anche capaci di esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni.
L’udito
Indispensabile per la caccia, tanto quanto la vista, è l’udito. Nel gatto è raffinatissimo, ed è più potente di quello dell’uomo e del cane. È, infatti, in grado di percepire non solo suoni molto deboli, ma persino gli ultrasuoni, cosa che l’uomo non è in grado di fare (il gatto è sensibile a frequenze sonore di 100 kHz, mentre l’uomo non sente oltre i 17 kHz!). La sua ipersensibilità uditiva fa sì che il micio mal sopporti grida e fischi, voci stridule, suonerie del telefono molto forti o rumori metallici. Infine non si può non parlare del sesto senso tipico dei felini. I gatti, infatti, hanno la straordinaria capacità di ritrovare la strada di casa nelle circostanze più diverse, riuscendo a percorrere anche parecchi chilometri attraverso luoghi sconosciuti.
Il sesto senso dei gatti
Come riescono a ritrovare la strada? I gatti, animali molto intelligenti, mettono in funzione la loro memoria associativa: cercano un suono noto, odori conosciuti, strade già percorse e così via. Il sesto senso del gatto, inoltre, può comprendere altre capacità: secondo alcuni, l’animale sarebbe in grado di stabilire una sorta di comunicazione telepatica con il proprio padrone, per altri sarebbe in grado di prevedere il tempo, e ancora di annunciare la propria morte o quella di un essere umano gravemente ammalato. I sensi dei gatti, con le loro peculiarità, contribuiscono ad accrescere ulteriormente il fascino che genera in noi questo splendido animale.