«Ho sofferto molto per la fuga del mio canarino – spiega la signora Anna – La mia badante l’ha cercato ovunque, per diverse ore, ma purtroppo non l’ha trovato. A quel punto mi sono messa l’anima in pace e ho pensato di averlo perso». Ma la storia ha avuto un impensabile lieto fine. «Qualche giorno dopo, la mia badante è passata dinanzi alla casa di una vicina e ha letto un cartello su cui c’era scritto “Chi ha perso un canarino?” – continua la signora Anna – E la grande sorpresa è stata non solo di aver ritrovato il mio piccolo amico ma di aver appreso le modalità del ritrovamento». Il piccolo canarino infatti è stato trovato sul prato dal gatto Speedy che invece di “papparselo”, come il giudizio comune potrebbe indurre a pensare, l’ha preso dolcemente in bocca, senza morderlo, e l’ha portato alla sua padrona. Indenne. Insomma, niente a che vedere con le fameliche intenzioni di Gatto Silvestro sempre a caccia del povero Titti. «Ora il mio canarino vive di nuovo con me – conclude Anna Letrari – Sta bene ed ovviamente non si rende conto di essere stato protagonista di una storia rara. Pensare ad un gatto che salva un canarino invece che ucciderlo è veramente bellissimo. Questa storia, dunque, mi offre lo spunto per invitare tutti i giovani a riflettere sulla vita e sui rapporti umani e tra animali e uomini. Niente giudizi affrettati e soprattutto niente pregiudizi. La vita offre esempi da seguire».
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